Una bambina, 12 anni, finita nelle grinfie del branco, e il branco non fa male solo fisicamente: fa male nella mente. Una brutta storia quella che oggi ha portato agli arresti domiciliari un 20enne, accusato di violenza sessuale. La vittima è lei, 14 anni oggi, 12 all’epoca degli abusi. Abusi di gruppo, compiuti su una bambina da bambini. Già, perchè lei era finita in quello che, comunemente, viene definito ” un brutto giro”. Ce l’aveva portata il suo “fidanzatino” in quel giro. Coetaneo, la “passava” agli amici, i compagni di scuola, per i primi approcci sessuali: roba che andava oltre il bacio. Roba che a 12-13 anni dovrebbe essere ancora sconosciuta. Ma lei era troppo piccola per capire che quello che le veniva chiesto di fare non era giusto. E poi la deridevano anche, su Facebook, raccontando ogni dettaglio a luci rosse sulle pagine del social network. Tra chi ha approfittato della sua ingenua partecipazione a quei “giochi” tra minorenni,però, c’è stato anche uno “grande”, un 18enne. Il ragazzo che oggi, due anni dopo, è stato raggiunto dalla misura cautelare. Arresti domiciliari scattati dopo indagini della sezione di polizia giudiziaria della Polizia, allertata da una madre che sul profilo facebook della figlia di appena 14 anni ha scoperto quello che una madre non vorrebbe mai sapere. Il Tribunale dei minori si occuperà dei giovanissimi componenti del branco.
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