Ieri pomeriggio, su decisione del Prefetto di Messina, 50 migranti sono stati alloggiati all’interno dell’ex albergo Canguro, situato a Sinagra, al confine con Castell’Umberto. Immediate le proteste degli abitanti, capitanati dallo stesso sindaco del comune messinese, Vincenzo Lionetto.
Una protesta che è nata sui social network. Sul suo profilo Facebook, infatti, Lionetto ha annunciato il blocco delle vie d’accesso all’albergo da parte dei cittadini, impedendo anche l’allaccio dell’energia con un gruppo elettrogeno. Garantito, però, l’ingresso ai mezzi di pronto intervento.
In serata il sindaco ha rilasciato ulteriori chiarimenti sulla vicenda. “Noi non siamo razzisti. I sindaci dei Nebrodi hanno sempre accolto i migranti e continueranno a farlo, ma servono le giuste strutture e anche un coordinamento istituzionale migliore. Abbiamo fatto entrare il gruppo elettrogeno che deve fornire la luce all’hotel perché non ci sembrava giusto che persone che già hanno tanto sofferto durante la traversata in mare continuassero a soffrire restando senza corrente”.
Stamattina i 40 sindaci dei comuni dei Nebrodi si riuniranno nell’aula consiliare di Castell’Umberto per cercare di trovare soluzioni e proporre un documento unitario da presentare al Prefetto di Messina. “I migranti devono essere spostati al più presto – dichiara con fermezza Lionello”.
Quello che non si riesce proprio a mandar giù è il fatto che la Prefettura non ha informato i comuni sull’arrivo dei migranti.
“Non sappiamo ancora se e quando – afferma il capo di Gabinetto della Prefettura di Messina Caterina Minutoli – saranno spostati i migranti, al momento non vediamo l’esigenza di questa scelta. Ascolteremo cosa i sindaci avranno da comunicarci dopo la riunione”.
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