«Una grande ed emozionante giornata». Così il candidato sindaco di Messina Dino Bramanti ha commentato l’evento di inaugurazione della sua campagna elettorale in vista delle amministrative del 10 giugno. Per l’occasione, al Palacultura c’erano anche due ospiti d’eccezione: il Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, e il Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.
«Fino a qualche giorno fa io facevo un altro mestiere. Poi ho risposto alla tua chiamata ed eccomi qui». E’ visibilmente emozionato Bramanti nel rivolgersi a Musumeci e nel ricordare il loro primo incontro, dal cui confronto sarebbe nata la sua candidatura.
E se molti in queste settimane hanno attaccato Bramanti sulle sue capacità di essere un primo cittadino in grado di risollevare davvero le sorti di Messina, il presidente Tajani ha esordito affermando: «Messina ha bisogno di un medico, che rappresenti il vero rinnovamento. Dino è un professionista, uno scienziato di altissimo livello che ha deciso per amore della propria città di affrontare questa avventura. Un uomo libero. Questo dimostra che c’è gente che vuole cambiare, non con le chiacchiere, ma mettendo in gioco la sua storia, la sua persona e questo gli fa onore ed è una scelta coraggiosa. Oggi sono felice di poter partecipare a questo evento insieme al Presidente Musumeci, con il quale stiamo lavorando per rafforzare il legame fra la Sicilia e l’Europa».
Per Tajani, quindi, Bramanti è il medico che può impegnarsi per guarire quelle che oggi sono state identificate come le malattie che affliggono la città dello Stretto, prima fra tutti la fuga dei giovani. «Abbiamo un tasso di disoccupazione inaccettabile e dobbiamo regalare un sogno ai nostri figli, dare la possibilità di potere lavorare e rendersi utili alla società. Sto pensando di realizzare un Fondo per il meridione e per le isole, riunendo tutti i soldi comunitari non utilizzati che ammonta a 20 miliardi di euro, per realizzare grandi infrastrutture in tutta l’Italia meridionale».
Un progetto ambizioso ma che potrebbe rappresentare un’occasione per i tanti giovani che ogni giorno decidono di lasciare la loro terra, per cercare lavoro fuori, ormai rassegnati davanti ad un’idea di politica che pensa prima ai suoi interessi piuttosto che a quelli dei cittadini.
Ed è proprio agli sfiduciati, a chi è stato deluso dalla politica precedente che il candidato sindaco Bramanti parla, affermando: «Mi rivolgo a chi ha sfiducia verso politica, a quel 51% che non va a votare, a chi ha avuto il dolore di perdere i figli alla ricerca di un posto di lavoro fuori e sono arrabbiati con le istituzioni. Mi rivolgo agli scettici, ai giovani, a tutti coloro che hanno perso la speranza, a chi si butta nella protesta senza avere nessun tipo di certezza. La politica è un servizio e cercheremo insieme di trovare un percorso comune. Il nostro futuro è una scelta, vi chiedo di continuare su questa strada, di essere sempre più convinti e noi non vi deluderemo».
L’incontro di oggi è stata l’occasione per presentare ufficialmente anche le 10 liste che sostengono Bramanti: ben 319 candidati al Consiglio Comunale, che hanno dato vita alla coalizione più numerosa di queste elezioni.
(268)