Mancano pochi giorni al ballottaggio delle elezioni amministrative 2018 e Cambiamo Messina dal Basso scrive una nota per definire la visione del movimento riguardo il futuro di Messina.
«I vissuti di questi giorni sono molteplici: delusione, sconforto, paura per il futuro di questa città; necessità di ragionare ancora più a fondo sui nostri limiti ed errori; indignazione per una politica sporca, che ha subito 5 anni fa un duro colpo ma non è morta; bisogno di rilanciare, ripartire, non disperdere la bellezza coltivata in questi anni e il patrimonio non solo di voti, ma di stima, fiducia, gratitudine che abbiamo seminato e raccolto.
Non possiamo non constatare con amarezza enorme come la maggior parte degli elettori abbiano scelto il vecchio Sistema, quello che ha messo questa città in ginocchio, e un “nuovo” di protesta, che fa puzza di marcio e trasuda distruttivitá. Non possiamo non essere basiti di fronte a meccanismi loschi, oscuri, che dopo la Matassa speravamo divenissero indigeribili agli occhi della città. Non possiamo non provare un senso di vuoto sapendo che dentro quel Palazzo non ci sarà chi, nonostante i mille limiti, ha fatto irrompere una politica bella, fresca, appassionata, limpida e più (anche se non abbastanza) partecipativa» sono queste le constatazioni che aprono la nota di CMdB.
Vengono, però, analizzati gli errori e i limiti dell’Amministrazione e di Cambiamo Messina dal Basso: «La prima è rimasta, troppo spesso, chiusa nel Palazzo e poco attenta a dedicare le necessarie energie alla comunicazione e al contatto col territorio, e il Movimento, per anni colpevolmente assorbito dal complesso rapporto col Palazzo e spesso poco capace di esaltare fino in fondo la propria autonomia e creatività».
Nonostante la sconfitta CMdB non si fermerà: «Oggi siamo qui. Elettoralmente sconfitti ma già pronti a nuove sfide. Non smetteremo di fare Politica, anzi, ne faremo di più, fuori dal Palazzo e nelle maglie di una città complessa ma piena di energie potenziali, che attendono frementi di essere liberate e messe insieme. Soprattutto, non smetteremo di costruire la nostra comunità, umana prima ancora che politica, con una storia e con il desiderio di aprire le proprie braccia a tutte e tutti coloro che credono in una città più giusta, più democratica, più coraggiosa».
E riguardo al ballottaggio Bramanti-De Luca affermano: «Siamo certi che la coscienza di ciascuna e ciascuno di noi, farà optare per la miglior scelta, sapendo che, qualsiasi cosa sceglieremo, la cosa certa è che non tradiremo la nostra identità e visione: noi siamo qui, sempre e per sempre, dalla stessa parte».
Domenica 24 giugno, al Pilone, dalle 11.00 alle 13.00 si terrà un incontro con i cittadini.
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