Dopo appena 24 ore a Messina si torna parlare di compravendita di voti in vista delle elezioni amministrative del 10 giugno. A farlo, questa volta, è il candidato sindaco Emilia Barrile che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato l’immagine di un buono benzina datato 24 maggio 2018 che sarebbe servito ad acquistare il voto di un elettore.
«Uno dei “cari” vecchi metodi per trovare voti in città – scrive Emilia Barrile. Ricevo questa immagine e mi sembra giusto pubblicarla! Mi appello ai messinesi: votate con coscienza. Per chi volete, ma con coscienza! Non saranno 20-30 km o un pieno alla macchina a fare la differenza nelle vostre vite. Pensiamo al futuro di Messina! Da par mio ne discuterò nelle opportune sedi».
Dopo il video pubblicato ieri dal candidato al Consiglio Comunale Santi Daniele Zuccarello, in cui si parlava di una “valanga di soldi” in arrivo a Messina per comprare i voti degli elettori, oggi questa foto torna a far riflettere sull’importanza del voto libero. Un nuovo appello, quindi, viene fatto agli elettori affinché, tra due settimane, facciano una scelta libera per Messina.
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Da una parte candidati disoccupati che in queste elezioni cercano uno stipendio: perché non pubblicare la dichiarazione dei redditi dei candidati? Dall’altra dei cittadini che mettono in vendita il loro voto nei modi più disparati.
Altra merce di scambio i facsimili elettorali che alcuni candidati al comune offrono generosamente ai candidati di quartiere (e viceversa).
Nessuna novità! Il marcio esiste e per eliminarlo necessitano nuove generazioni. Forse è più facile e più veloce migliorare il “misero intelletto” di buona parte dei cittadini. COME ? Esiste sulla famosa strada dei Peloritani, vicino alle “4 STRADE”, Un centro ci cura specialistico. Basta prenotarsi e affidarsi; in poco tempo avremmo una Messina più cognitiva e quindi più civile.