Un appartamento di Via Santa Cecilia, centro città, pieno giorno, ieri mattina. Una donna, 73 anni, è sola in casa. Qualcuno lo sa. Un uomo e una donna, due senza scrupoli, che decidono che quell’anziana è la vittima giusta. E’ lei a suonare alla porta di quell’appartamento, alla proprietaria, che dall’altra parte chiede “chi è”, risponde: “Sono un’impiegata dell’Amam, devo parlare con lei per la bolletta”. E’ donna, dell’Amam, tanto basta all’anziana perchè si fidi…e apre la porta di casa. Immediata l’aggressione. La falsa impiegata non è sola, c’è un uomo con lei, e in due, con ferocia, sferrano calci e pugni sulla 73enne, tentano anche di immobilizzarla con del nastro adesivo. Poi setacciano la casa. Cercano soldi, non ne trovano, ma recuparano preziosi, gioielli, e visto che la vittima urla a più non posso, fuggono. Scappano in strada, ma è una mattina di un giorno feriale, nel cuore della città, e la gente c’è. I due criminali in fuga sono descritti nell’abbigliamento, nella statura, alla Polizia, sezione Volanti. Lei viene catturata qualche centimaio di metri dopo. Si chiama Angela Albano, ha 40 anni, ed è nota alle forze dell’Ordine per precedenti penali nel settore sostanze stupefacenti. Adesso è in carcere, accusata di rapina aggravata e lesioni in concorso. Si cerca ancora il complice. La vittima di questo crimine inutilmente violento, trasportata in ospedale, ha avuto una prognosi di 10 giorni.
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