Una condizione di degrado ambientale che continua a mantenersi tale a quasi tre anni dall’ordinanza sindacale — n. 121 del 7 maggio 2010 — con cui il sindaco pro tempore, Giuseppe Buzzanca, aveva disposto un provvedimento di bonifica per la rimozione della discarica abusiva sita in località Montesanto, a Camaro S. Paolo, risultante di proprietà dell’Ente Acquedotti Siciliani (Eas). I consiglieri della Terza Circoscrizione Santi Interdonato e Libero Gioveni hanno inviato una nota ai vari soggetti competenti per conoscere quali ostacoli materiali e amministrativi hanno impedito un intervento decisivo e quali potrebbero essere i tempi d’azione per definire la bonifica della zona.
Infatti: «La problematica ambientale — spiegano i consiglieri —, come confermato recentemente dalla stessa Polizia Municipale, si è aggravata poiché la discarica, costituita da rifiuti semplici, inerti, materiale di risulta, ha raggiunto proporzioni rilevanti e un livello di pericolosità importante, anche in considerazione della specifica localizzazione, essendo la stessa situata lungo lo scosceso crinale della collina Montesanto, sporgente su alcuni complessi abitativi del rione, in particolare il Condominio Andromeda».
Lo stato delle cose costituisce un elemento di forte preoccupazione per i residenti, i quali temono il pericolo di un possibile frana sopra le loro abitazioni. Appare, dunque, necessaria e urgente l’esecuzione dell’intervento di rimozione dei rifiuti, nonché la complessiva messa in sicurezza dell’area, al fine di evitare che proseguano indisturbati gli atti di conferimento abusivo di rifiuti, come del resto aveva previsto la stessa ordinanza sindacale, invitando l’Eas ad adoperarsi per recintare tutto il fronte della discarica e rendere non accessibile il terreno.
Sotto questo aspetto i due consiglieri circoscrizionali intravedono il profilarsi di un possibile problema amministrativo, che rischia di compromettere la tempestiva messa in sicurezza dell’area.
Ciò potrebbe verificarsi in quanto l’EAS manca di somme disponibili per qualsivoglia intervento, essendo lo stesso un ente in liquidazione il cui patrimonio è stato trasferito alla Regione Siciliana, sotto la competenza dell’Assessorato Regionale all’Economia, retto dall’On. Luca Bianchi
Avendo appurato ciò in atti, i consiglieri Interdonato e Gioveni chiedono che l’Assessorato Regionale all’Economia, nella cui competenza sembra transitata anche l’area di Montesanto, provveda a destinare le somme necessarie per la messa in sicurezza dell’area.
Inoltre, al fine di rendere efficace e duratura nel tempo l’opera di bonifica e reprimere la possibilità che poche ore dopo l’intervento, malintenzionati possano recarsi a scaricare indisturbati ogni genere di rifiuto, consumando un reato ambientale, Interdonato e Gioveni invitano l’Ato 3, affidataria del servizio di rimozione, lo stesso Eas e l’Assessorato Regionale dell’Economia ad agire in sinergia affinché i due tipi di intervento, la bonifica della discarica da una parte e la recinzione dell’area dall’altra, vengano effettuati contestualmente.
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