E’ la fine di un incubo per un’impiegata di 30 anni, che da tempo doveva convivere con le continue minacce e le violenze fisiche e psichiche perpetrate ai suoi danni dall’ex convivente e dalla madre di quest’ultimo. Oggi a far calare il sipario su questa vicenda ci hanno pensato i carabinieri della Compagnia di Messina Sud, che hanno arrestato per atti persecutori madre e figlio.
Viiolenze, minacce ed atti intimidatori di ogni genere subite dalla ragazza prima e dopo la fine della relazione, quando a portare avanti questi comportamenti non era solo il ragazzo, ma anche la madre di lui. La 30enne però ha avuto il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri, denunciando mesi e mesi di terribili violenze fisiche e psicologiche.
I carabinieri hanno immediatamente avvertito la Procura di Messina, in particolare il gruppo di Magistrati diretto dal Procuratore Aggiunto Giovannella Scaminaci, specializzato nella tutela di vittime vulnerabili. Così stamani è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti di madre e figlio.
I due congiunti dovranno rispondere non solo del reato di atti persecutori in concorso ma anche di lesioni personali, violenza privata e violazione di domicilio.
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