Riceviamo e pubblichiamo:
In merito alla vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti i vertici della Palumbo Spa e che ha portato agli arresti domiciliari dei titolari e di altre 5 persone, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali il difensore di fiducia di Antonio e Raffaele Palumbo, l’avvocato Francesco Picca, scrive quanto segue:
«Ritengo opportuno precisare che ben presto dimostreremo la totale estraneità dell’azienda alle accuse mosse dalla Procura della Repubblica messinese. Già nei mesi scorsi, i miei assistiti si erano presentati spontaneamente al P.M. procedente dimostrando il loro interesse e la assoluta disponibilità a chiarire tutti i fatti oggetto dell’indagine. Tengo ancora a precisare che la vicenda giudiziaria ha ad oggetto l’attività di smaltimento di sabbiature (rifiuti derivanti dall’attività tipica di qualsiasi cantiere navale) che la Palumbo Spa aveva affidato in subappalto a ditte esterne. Da ciò deriva la totale estraneità della Palumbo Spa alla modalità di esecuzione di tale attività, modalità contestata dalla Procura. A tal riguardo, è opportuno ancora sottolineare che, già da tempo, la Palumbo Spa aveva avviato azioni di responsabilità in sede civile contro le ditte subappaltatrici, proprio in relazione alle modalità con le quali queste aziende avevano effettuato lo smaltimento affidato».
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