Quasi 1 anno fa, il Consiglio dei Ministri aveva stanziato 400 milioni di euro nell’ambito del cosiddetto “Piano di Azione Coesione” del Governo per il Mezzogiorno (previsti nei complessivi 2,3 miliardi) da destinare alla realizzazione di nuovi asili nido o al potenziamento degli attuali. In quell’occasione il consigliere della terza Circoscrizione e Presidente del Comitato di Gestione dell’asilo nido di Camaro, Libero Gioveni, aveva mostrato all’ex Sindaco Buzzanca la grande opportunità che avrebbe avuto la città di Messina di sfruttare queste risorse del Governo in materia di asili nido e aveva chiesto all’ex primo cittadino di adottare tutte le necessarie determinazioni tecniche ed amministrative. «È risaputa e ancora molto attuale, infatti – rimarca Gioveni – la grave carenza degli asili nido comunali in città che penalizza molte famiglie costrette a ricorrere spesso a strutture private con un notevole dispendio economico che non tutte chiaramente sono in grado di fronteggiare specie in questo periodo». «Per meglio comprendere l’entità del fenomeno in città – ricorda il consigliere – basta considerare il fatto che i bambini al di sotto dei 3 anni sono circa 9.600, per i quali sono attualmente disponibili (dopo l’apertura dell’asilo di Camaro avvenuta nell’ottobre 2011) soltanto 94 posti nei complessivi 3 asili nido comunali esistenti». La copertura territoriale di asili nido — tira le somme Gioveni — dovrebbe toccare la soglia del 33% dei bambini al di sotto dei 3 anni; e se complessivamente la Sicilia arriva a coprire il 5%, Messina invece è ancor più distante dal raggiungimento di questa soglia. Infatti, la copertura del servizio arriva a toccare a mala pena il 1%. «Dopo la grande opportunità concessa dal Governo in termini di risorse, l’Amministrazione avrebbe dovuto urgentemente porre in essere tutte quelle azioni e progettualità nel settore che avrebbero dovuto consentire al Governo centrale di giustificare l’investimento nel nostro territorio attraverso la cosiddetta “cura dell’infanzia”. Ma da quanto è dato sapersi (visto che non sono stati mai fatti annunci ufficiali in tal senso), a parte gli iter già avviati da tempo con l’Assessorato Regionale alla Famiglia per la realizzazione di un nuovo asilo nido in via La Farina per 60 bambini e un altro Nido aziendale all’interno di Palazzo Zanca che dovrebbe ospitare altri 24 pargoli, il Comune di Messina non ha ancora mosso un dito per ottenere dal Governo l’attuazione su Messina del “Piano di Azione Coesione” finalizzato al potenziamento e incremento degli asili nido nella nostra città». Gioveni invita quindi il Commissario Croce a fare chiarezza sulla vicenda.
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