Da Franco Tiano, portavoce di Federazione Nuova Destra, riceviamo e pubblichiamo:
“Messina è una città di difficile comprensione. Adesso tocca al Cas dare ossigeno alla politica, con il contributo dei precari, il sostegno del sindacato e dei politici locali, che tacitamente condividono questo sistema, funzionale alle logiche elettorali e che tende ad allontanare le influenze di chi la pensa in modo diverso. Insomma, i voti non si cercano sulla luna e vanno gestiti attraverso l’assistenzialismo.
Quando si parla di lavoro instabile e disoccupazione, la FederAzione Nuova Destra – lo ha ribadito e dimostrato in più occasioni – è in prima linea. È questo il vero obiettivo da scongiurare, in una società, già di suo, sottoposta al declino.
Fatta questa doverosa premessa, non possiamo tacere o apparire ciechi di fronte alla continua sottrazione di futuro alla maggioranza di giovani e meno giovani, che per dignità, rispetto delle regole democratiche e costituzionali, continuano inconsapevolmente a sottostare a privilegi politici, di parte e affaristico-elettorali.
La stabilizzazione dei precari deve tener conto delle competenze e dei meriti. Tuttavia, continuare ad occupare posti di Enti territoriali senza mai essersi misurati con chi il lavoro non lo ha avuto, o chi lo aveva e lo ha perso, è un crimine politico, che va debellato e sostituito con un metodo che rispecchi i principi costituzionali e di partecipazione sociale alla vita pubblica.
Che ben vengano, pertanto, le stabilizzazioni, ma che tengano conto delle vere capacità dei precari, congiuntamente a quelle degli inoccupati e disoccupati. Per fare questo, per ridare dignità e legalità al sistema lavoro, è necessario attingere professionalità attraverso il merito, che può essere rilevato soltanto attraverso un concorso, anche a titoli. L’attività svolta nell’ente non può essere un privilegio assoluto, ma proporzionato alle esperienze e alle competenze maturate.
Questo è il motivo che ci spinge a chiedere alla Presidenza, alla Dirigenza e tutti gli organi del Cas, una revisione di sistema ed un’attenta e approfondita analisi sull’opportunità di procedere all’assunzione dei casellanti del Cas. Nel contempo, chiediamo, alle forze politiche e sindacali, di dare esempio di coerenza attivandosi per il bene comune, perché diventi una realtà e non soltanto un proclama pre-elettorale.
È noto che tantissimi precari, di cui migliaia solo a Messina, appartengono ad un gruppo di cooperative e questo è già un limite alla trasparenza ed alla libera concorrenza.
Il lavoro non può continuare ad essere merce di scambio per ottenere un consenso politico. È necessaria una forte spinta culturale e politica, che faccia riappropriare i cittadini dei principi democratici, fatti di diritti e doveri.
La FederAzione Nuova Destra si riserva di convocare un’assemblea cittadina, finalizzata alla costituzione di un comitato apposito, per far valere i diritti degli ultimi anche di fronte alla legge”.
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