Bisconte si rivela un rione in crescita nel settore del crimine e del traffico di sostanze stupefacenti. Dallo spaccio, attività svolta in precedenza, si è passati al più remunerativo traffico di droga. Ad evidenziare questa nuova realtà è il capo della Squadra Mobile, Giuseppe Anzalone. Una realtà, quella di Bisconte, consolidatasi in seguito alle numerose operazioni effettuate dalla Polizia nel rione Mangialupi che hanno portato all’arresto dei vertici del clan che regolava la criminalità organizzata e stroncato un fiorente traffico di droga. A dimostrazione del “salto di qualità” effettuato a Bisconte, l’operazione degli agenti della Sezione Criminalità organizzata che, in seguito a svariati controlli antidroga, ha portato al sequestro, nel rione messinese, di 160 Kg di marijuana, 1 Kg di cocaina, una pistola calibro 9 marca Lugher e 50 proiettili con punta tagliata, il cui effetto all’impatto è paragonabile a quello di micidiali armi da guerra. A finire in manette: Giuseppe Carcame, 51 anni, già coinvolto nell’operazione Bisconte del 2004, e Francesco Aloisio, 43 anni, tappezziere incensurato, entrambi messinesi. L’attività investigativa condotta dai poliziotti ha consentito di scoprire in un casolare abbandonato del rione, attiguo all’abitazione di Carcame e nella sua disponibilità, 156,7 Kg di marijuana. Una successiva perquisizione a casa di Aloisio ha fruttato, invece, il ritrovamento di 911, 4 grammi di cocaina e la pistola Lugher calibro 9×21 con matricola abrasa. Il valore delle sostanze e delle armi sequestrate, immesse sul mercato, si aggirerebbe intorno ai 350 mila euro. Per Carcame e Aloisio sono scattate le manette.
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