Il Consiglio della V Circoscrizione saluta con soddisfazione la notizia odierna relativa all’individuazione da parte dello IACP di circa 50.000 euro per poter procedere allo sbaraccamento o alla resa inservibile delle baracche di Fondo Basile, che avverrà nelle prossime settimane.
Questo risultato è stato ottenuto anche grazie alle pressioni di questo Consiglio circoscrizionale, che aveva vissuto con sconcerto la notizia da parte dello IACP di non avere a disposizione “neppure un cent” per procedere allo sbaraccamento.
Come questo Consiglio aveva stigmatizzato, si riteneva della più totale inopportunità, da parte di un Ente che riusciva a trovare 733.000 euro per “premi di produttività dirigenziale”, non saper far fronte, nelle pieghe dei bilanci a somme irrisorie per poter effettuare le operazioni di sbaraccamento a Fondo Basile, consegnando finalmente ai custodi gli alloggi pronti da due anni.
Evidentemente i fondi si potevano individuare, e pare a questo Consiglio grottesco che si siano trovati soltanto dopo aver fatto scoppiare un vero e proprio bubbone nell’opinione pubblica: pretendiamo che la politica di questa città si assuma la responsabilità di rispettare la dignità dei cittadini, soprattutto di quelli più poveri e bisognosi, senza dover scoppiare l’ennesimo scandalo. Lo IACP, soprattutto, che è chiamato ad una responsabilità di grave delicatezza dinanzi alla città, non si esima dal procedere a far fronte, con tutti i mezzi e le risorse disponibili, alle attività per cui è chiamato a funzionare: procedere a tappe forzate per il risanamento.
Infine, questo Consiglio circoscrizionale intende comunicare che seguirà con precisa attenzione, nelle prossime settimane, l’avanzamento dell’iter di sbaraccamento di Fondo Basile, che va concluso entro tempi ragionevoli, senza giocare più con la dignità dei messinesi coinvolti. E continuerà ad approfondire il proprio lavoro di studio sulle modalità con cui i progetti di risanamento a Fondo Basile e a Fondo De Pasquale siano stati gestiti, negli anni scorsi, dallo IACP. Segnatamente, occorre comprendere se nelle progettazioni dei nuovi alloggi siano state o meno rispettate le prescrizioni della legge regionale 10/1990, ovvero se le nuove edificazioni da eseguire prevedano anche la demolizione delle baracche: se così non fosse, questo comporterebbe che, pur realizzando nuovi alloggi popolari, le baracche resterebbero in piedi, e questo fatto gravissimo aprirebbe scenari di responsabilità molto rilevanti. La V Circoscrizione sta già lavorando su questo fronte.
Il Presidente della V Circoscrizione
Alessandro Russo
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