Senza stipendi da dicembre, una “situazione d’inadempienza non più tollerabile per i dipendenti della Cooperativa Azione Sociale in servizio a Casa Serena”. Così Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica, ha scritto al commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, e alla stessa cooperativa, chiedendo all’Amministrazione comunale che si ponga rimedio attraverso gli strumenti normativi previsti dagli articoli 4 e 5 del Decreto Presidente della Repubblica n. 207/2010. Le norme in questione prevedono che, nel caso in cui la cooperativa sociale datrice di lavoro non sani l’inadempienza, l’Amministrazione comunale nella qualità di committente l’appalto di servizi di assistenza agli ospiti e ai degenti di Casa Serena si possa sostituire nel pagamento delle retribuzioni maturate dai dipendenti e nell’adempimento degli obblighi di natura contributiva.
“Non è possibile attendere oltre – denuncia Calogero Emanuele – i lavoratori non sono in grado di soddisfare i bisogni essenziali di vita propri e del proprio nucleo familiare. Un diritto sancito anche dall’art. 36 della Costituzione a tutela dell’esistenza libera e dignitosa”.
Una presa di posizione decisa, quella della Cisl Fp, che Emanuele spiega così: “Ritardi così gravi e frequenti destano ormai particolare allarme sociale, anche alla luce dei tragici episodi che purtroppo sempre più di frequente si registrano e che assumono la portata di gesti estremi dettati dalla esasperazione di chi, a causa di responsabilità e impegni assunti e non mantenuti, non riesce più ad onorarli e non intravede nell’immediato futuro alcuna prospettiva”.
Se entro 5 giorni dalla presente diffida inviata a Comune e cooperativa Azione Sociale, non vi sarà alcun riscontro, la Cisl Funzione Pubblica avvierà ogni iniziativa giudiziaria per il recupero delle spettanze dei lavoratori sia nei confronti della datrice di lavoro che dell’Amministrazione responsabile”.
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