Alle 22.00 dello scorso sabato i Carabinieri di S.Stefano di Camastra, impegnati nel contrasto dei furti, durante un appostamento in borghese hanno segnalato ai colleghi delle Gazzelle una Toyota Yaris sospetta che procedeva in direzione Acquedolci. Una volta fermata l’auto, gli occupanti sono apparsi subito infastiditi. I quattro, a parte il conducente, non avevano i documenti e declinavano le loro generalità, ma l’atteggiamento insofferente e la presenza di un grosso cacciavite ed un paio di guanti da lavoro, occultati nell’abitacolo, hanno insospettito i Carabinieri confermando la fondatezza dei sospetti.
Condotti nella Caserma di Santo Stefano di Camastra, i militari dell’Arma hanno accertato che due dei componenti della banda, al momento del controllo erano sottoposti al regime degli arresti domiciliari nel loro domicilio catanese per aver commesso, in passato, diversi reati contro il patrimonio.
Al termine degli accertamenti Carmelo Cadiri e Giacomo Parisi sono stati tratti in arresto per evasione e rinchiusi nel carcere di Gazzi. Gli altri due soggetti, già noti alle forze dell’ ordine, sono invece stati denunciati. Inoltre per tutti è scattata la denuncia penale per il possesso di arnesi atti allo scasso e per aver declinato false generalità ai Carabinieri al momento del controllo. L’Autorità giudiziaria competente, dopo aver convalidato l’arresto, ha trasmesso gli atti al Tribunale di Catania dove verrà celebrato il processo per competenza territoriale.
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