La notizia è stata diffusa alle 8,30 di questa mattina, dopo averla comunicata ai familiari: i cadaveri dei due uomini a bordo dell’ultraleggero scomparso ieri in volo nel cielo di Stromboli sono stati trovati nel tratto di mare compreso tra le isole di Stromboli e Lipari. Un corpo e’ stato ritrovato intorno alle 3,30 di notte, all’alba invece e’ stato individuato l’altro cadavere. Sono stati trasportati a Milazzo. Il velivolo sorvolava l’arcipelago delle Eolie quando è scomparso. Era partito da Gela, diretto a Foggia, con a bordo padre e figlio, Giuseppe ed Emanuele Alabiso, rispettivamente di 61 e 26 anni. L’allarme era stato lanciato ieri pomeriggio dal Comando generale delle Capitanerie di Porto di Roma che aveva ricevuto un segnale di emergenza. Le operazioni di ricerca sono state coordinate dalla Direzione marittima di Catania, sul posto anche una motovedetta dei carabinieri, le ricerche sono andate avanti nonostante l’oscurita’.
Giuseppe Alabiso, odontoiatra, nel 2013 stabili’ il record del mondo di traversata solitaria di 9.000 chilometri da Gela a Capo Nord, mentre nel 2014 raggiunse la Groenlandia percorrendo 13.000 chilometri. Era molto conosciuto a Gela, sia per la sua professione di medico, sia per la sua passione per i motori e per il calcio. Nel 1985 fondo’ la Juventina Gela Calcio, divenendone presidente. Porto’ i rosanero a una storica promozione in serie C, dopodiche’ lascio’ la presidenza al padre, gia’ presidente del Terranova, che fondo’ la Juveterranova Gela. Giuseppe Alabiso era scampato alla morte gia’ nel 2004, quando, partito da Roma, il suo aereo ultraleggero precipito’ all’altezza di Sabaudia. Rimase in coma per oltre un mese e poi torno’ a volare.
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