Sviluppo industriale e sostenibilità: questi i temi del IV congresso della Femca Cisl

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femcaSviluppo industriale e rispetto dell’ambiente: questi i temi del IV congresso provinciale della Femca, la Federazione che tutela i lavoratori dei settori energia, moda e chimico. Il vero progresso sta nell’investire in sostenibilità e per far ciò è necessaria una “responsabilità sociale d’impresa”. A dirlo non è più solo la Cisl, ma anche gli esperti che si sono confrontati sul tema “Industria e Ambiente, compatibilità a sostegno di lavoro e territorio. A dare il via ai lavori: la relazione di Stefano Trimboli, che ha tracciato un quadro della condizione dei diversi settori di competenza della Femca in provincia di Messina. Al termine del Congresso sono stati riconfermati Stefano Trimboli nella carica di segretario generale della Femca Messina, Domenica Barresi e Giovanni Sindoni come componenti di segreteria. Hanno partecipato ai lavori il segretario regionale Femca Cisl, Franco Parisi; il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese; il segretario nazionale Femca, Bruno Quadrelli. Trimboli, nel suo intervento, ha evidenziato la crisi che investe il settore tessile, quello chimico (che ha risentito della crisi di nautica e prodotti chimici per edilizia, agricoltura e conservazione alimenti), il settore farmaceutico (le multinazionali avviano i licenziamenti) e il comparto dell’energia e del petrolio (con evidente riduzione, negli ultimi 10 anni, dei margini della raffinazione). Trimboli ha denunciato anche il processo di deindustrializzazione del nostro territorio. «L’esempio più evidente – ha detto – è rappresentato dalla vertenza della Telcom di Villafranca che, a vent’anni dalla chiusura della Pirelli, ha visto fallire il progetto dei Patti Territoriali e del distretto della piccola impresa, non adeguatamente sostenuto da infrastrutture, investimenti, accesso al credito e costi energetici agevolati. Quindi ricordo la vertenza Castello che ha visto chiudere una attività che andava avanti dagli anni settanta, quando sui Nebrodi vi era uno dei più importanti distretti tessili del meridione». Il segretario della Femca ha aggiunto: «Qualche segnale di timida ripresa si vede nel mondo della ceramica dove finalmente fa breccia lo sviluppo di prodotti di alta qualità da poter vendere sui mercati esteri. E si punta non solo su prodotti di qualità con tecnologie avanzate ma anche sulla sicurezza del lavoro, passo decisivo per la qualità dell’occupazione». Il segretario della Femca ha sottolineato, inoltre, l’importanza della sostenibilità per il rilancio della produttività nel territorio: «Per avere ancora una chance di sviluppo — ha detto —, dobbiamo puntare sempre di più su economie industriali sostenibili e compatibili. Lo sviluppo sostenibile è anche una opportunità di crescita economica e di migliore qualità della vita in tutti i sensi». Anche il segretario nazionale Femca, Bruno Quadrelli, ha insistito sulla capacità di rendere conciliabili lavoro e ambiente facendo attenzione ai temi del territorio. «Lavoriamo da decenni con le aziende per prevenire problematiche di carattere ambientale — ha spiegato Quadrelli —. Secondo noi ci vuole un pieno coinvolgimento del territorio per fare conoscere quali sono i veri pericoli e come noi pensiamo di prevenirli». «Noi — ha spiegato Franco Parisi, segretario regionale della Femca — siamo particolarmente interessati che gli insediamenti siciliani abbiano un minore impatto ambientale possibile. Alla nostra regione è mancato un vero piano industriale, ovvero ciò che la politica doveva fare e non ha fatto. Bisogna razionalizzare, ma anche creare le condizioni per avere un Piano industriale vero con il massimo rispetto per l’ambiente». Infine Tonino Genovese, segretario generale della Cisl, ha specificato che Milazzo non è Taranto e che la presenza dell’industria pesante va mantenuta promuovendo di pari passo un progetto di sostenibilità, e per far ciò — ha sottolineato «bisogna fare sistema tra sindacato, politica e aziende per coniugare lavoro e ambiente».

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