E’ accusato di diffamazione a mezzo stampa un quarantunenne di Gioiosa Marea. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe scritto su Facebook frasi offensive nei confronti di due poliziotti che, all’epoca dei fatti, prestavano servizio a Patti.
L’uomo, in base alla denuncia, avrebbe rivolto ai due agenti messaggi ingiuriosi e minacciosi,sia attraverso la posta privata di Facebook, sia sulle loro bacheche pubbliche.
In alcune circostanze, da quanto si evince dalla denuncia presentata dai due poliziotti, l’uomo avrebbe anche utilizzato un profilo falso.
I due hanno fornito un’accurata documentazione, e il pubblico ministero, Rosanna Casabona, ha firmato il decreto di citazione in giudizio davanti al Tribunale di Patti in composizione monocratica.
Al giovane viene contestata l’aggravante di aver utilizzato Facebook. La Corte di Cassazione ha recentemente stabilito, infatti, che postare un commento offensivo su un qualsiasi social network “aggrava” il reato di diffamazione a mezzo stampa in quanto significa dare al proprio messaggio una diffusione che potenzialmente dà la possibilità di raggiungere un numero indeterminato di persone.
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