Oggi i villaggi di Giampilieri, Molino, Altolia, Scaletta, S.Margherita, Briga, si fermano. Oggi è il terzo anniversario della tragedia che ha sconvolto i cinque paesini della zona ionica del messinese: l’alluvione che il 1 ottobre 2009 si portò via 37 abitanti di quei villaggi. Si portò via anche case e risparmi di una vita. Poche ore di pioggia, dalle 8 di sera alle 11 circa, bastarono per far scivolare la montagna sui paesi. Fango a coprire vite, strade, case. Per giorni e giorni, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, civili, scavarono per cercare di portare in salvo uomini, donne, bambini intrappolati in quel fango che, via via, da molle diveniva sempre più solido. Una corsa contro il tempo in cui vinse il tempo. I soccorsi arrivarono tardi per i due fratelli Maugeri, 20 e 22 anni, trovati abbracciati dopo due settimane di ricerche, e per i due fratellini Lonia, di quattro e due anni. Arrivarono tardi anche per altre 33 persone: anziani,donne, bambini. Furono giorni strazianti quelli che seguirono, per i villaggi devastati e per l’intera comunità messinese. Dopo il dolore, poi, la rabbia. Rabbia per quello che si poteva fare e non era stato fatto per evitare la tragedia. La magistratura cercò responsabilità, e le trovò in 18 soggetti istituzionali: gli stessi che furono indagati e successivamente rinviati a giudizio. Tra questi l’ex sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, Mario Briguglio, sindaco di Scaletta Zanclea, Gaspare Sinatra, commissario straordinario del Comune di Messina dal 2007 al 2008, Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione Siciliana e Salvatore Cocina, ex responsabile della Protezione Civile regionale. Amministratori locali ed ex, geologi, progettisti e tecnici, a vario titolo accusati di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. Oltre 150 le richieste di Costituzione Parte Civile già inoltrate.
Nei tre anni trascorsi dal giorno dell’alluvione tanto è stato fatto ma ancora tanto rimane da fare. Gran parte degli abitanti è rientrata nelle case ed i paesini tornano a vivere. Giorno dopo giorno Giampilieri, Altolia, Molino, S.Margherita e Scaletta scoprono che la rinascita è possibile. Oggi no. Oggi è solo il giorno del ricordo. E lo fanno con una fiaccolata ed una messa nella Chiesa Madre di Giampilieri.
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