Sei mesi di reclusione, pena sospesa, perché riconosciuta colpevole di violenza privata e lesioni personali. Questo quanto deciso oggi dal giudice monocratico del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Fabio Processo, nei confronti di Naomi Campbell, ex top model di 45 anni, condannata per l’episodio che la vide protagonista qualche anno fa a Lipari.
Era il luglio del 2009 quando, nella piazzetta della più grande delle Eolie, il fotogrado Gaetano Di Giovanni si era “permesso” di scattare alcune foto alla Top Model. Immediata la reazione della “pantera” che con una “zampata” gli procurò graffi ad un occhio. Refertato, Di Giovanni aveva avuto una prognosi di 3 giorni. Aveva quindi denunciato Naomi Campbell, nei cui confronti era scattato il procedimento penale per il reato di lesioni personali.
L’aggressione era stata ripresa da un collega di Di Giovanni.
Nel 2013, gli ufficiali giudiziari erano riusciti a notificare a Naomi Campbell l’atto di citazione formulato dal Pm Francesco Massara.
Qualche settimana fa il fotografo, a seguito di una mediazione extra giudiziale, avrebbe ritirato la querela.
Il processo per violenza privata è comunque proseguito, in quanto il reato non prevede necessariamente querela di parte.
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