«Gli animalisti di Milazzo sono stanchi di farsi prendere in giro dal sindaco di turno e di assistere con estrema sofferenza al prelievo dal territorio dei nostri amici cani dall’accalappiacani». Così Giuseppe Marano, consigliere comunale di Milazzo, esprime il suo rammarico nei confronti dell’amministrazione locale per la superficialità con la quale è stato affrontato il tema del randagismo. Il consigliere ribadisce che, nel 2004, era stato siglato uno schema di convenzione a carattere sperimentale per il ricovero degli animali d’affezione in stato di randagismo nel territorio di Milazzo. Convenzione firmata con il medico veterinario Valentina Micali, che interveniva nella qualità di titolare e responsabile della struttura adibita a pensionato per cani “L’oasi del cane”. Ma negli anni successivi, gli animali raccolti nel territorio sono stati trasferiti prima in un canile di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, e poi in una struttura di Trabia, in provincia di Palermo. Marano, quindi, chiede al sindaco della cittadina, Carmelo Pino, e al dirigente del settore, Natalia Famà, se sono state pagate le competenze sino ad oggi del 2012 al canile di Trabia. Marano chiede, inoltre, all’amministrazione comunale se intende o meno realizzare il rifugio di prima accoglienza per gli animali feriti prelevati sul territorio e se è stata inserita in un apposito capitolo di bilancio una somma per realizzare le sterilizzazioni.
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