Il gup Laudadio ha disposto il rinvio a giudizio di Edoardo Recupero e Santa Fiorello, rispettivamente titolare di una rosticceria e medico del 118. I due furono indagati nell’ambito dell’ inchiesta scaturita dalla morte di una donna di 74 anni, Grazia Marino. Nell’agosto 2010, la marino, con alcuni familiari, acqusità un a teglai di lasagne nella rosticceria gestita da Recupero. Tutti accusarono sintomi di intossicazione: dolori addominali, diarrea, vomito e febbre. Grazia Marino morì, qualche giorno dopo, in ospedale. I familiari si salvarono grazie alle cure dei sanitari.
Edoardo Recupero, proprietario della rivendita di polli allo spiedo e gastronomia “Peli e penne”, fu indagato per omicidio colposo. “ Avrebbe provveduto alla cottura delle lasagne con modalità tali da consentire la permanenza e la trasmissione dei batteri della salmonella”- disse la Procura. E con lui fui indagata anche Santa Fiorello, medico del 118 che per la Procura “avrebbe prestato assistenza inadeguata alla donna, sottovalutato il quadro clinico della stessa e non provveduto al suo immediato ricovero”. Oggi il rinvio a giudizio per entrambi. Hanno difeso gli avvocati Carmelo Pirri e Nino Favazzo. Per le parti civili: Bonaventura Candido, Elena Florio, Elena Montalbano e Leo Decembrino
(161)