Il segretario provinciale dell’Assostampa, Giuseppe Gulletta, non ci sta e presenta un esposto al procuratore Capo Guido Lo Forte. Gulletta vuol vederci chiaro sul concorso per un posto di addetto stampa indetto dall’Asp di Messina, lo scorso dicembre. Troppe ombre sulla selezione- secondo il segretario Assostampa – che nella denuncia scrive:
” Il giorno 3 dicembre 2012 sul sito dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Messina è stato pubblicato un avviso pubblico per la selezione di un giornalista cui affidare l’incarico di addetto stampa. In tale avviso, secondo il Sindacato che rappresento, sono contenute delle norme di espletamento che presentano i seguenti profili di illegittimità rispetto alle leggi statali e regionali che regolano la materia degli uffici stampa nella Pubblica Amministrazione.
1)Nel predetto avviso pubblico si richiede il possesso del diploma di laurea in scienze della Comunicazione o titolo equipollente in virtù dell’art. 9 della legge 150/2000, che invece prevede soltanto l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti (pubblicisti o professionisti), ribadito anche dal regolamento attuativo della Legge 150/2000, (Dpr. n. 422/2001 ) il quale specifica che il personale deve possedere “i titoli culturali previsti dai vigenti ordinamenti e disposizioni contrattuali in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni “ e il solo “requisito dell’iscrizione negli elenchi dei professionisti e dei pubblicisti dell’albo nazionale dei giornalisti di cui all’art. 26 della legge 3 febbraio 1963 n. 69”. Peraltro non si tiene conto della circolare esplicativa del Ministero della Funzione Pubblica che ritiene non obbligatorio il possesso della laurea per i rapporti co.co.co, quali quello oggetto dell’avviso. Il possesso della laurea è un titolo aggiuntivo e non esclusivo e solo per gli incarichi di Capo Ufficio Stampa e per l’inquadramento nella categoria D della contrattazione collettiva del comparto Regioni ed Autonomie Locali. Nell’avviso non si prevede alcun tipo di inquadramento di questo tipo per il posto messo a concorso, ma un compenso di 25.000 Euro annue.
2)L’art. 9 della legge 150/2000 prevede “l’intervento delle organizzazioni rappresentative della categoria per l’individuazione e la regolamentazione dei profili professionali dell’addetto stampa”. La Federazione della Stampa e l’Associazione Siciliana della Stampa, sua emanazione territoriale, che è il sindacato unico dei giornalisti, non è stato interpellato né durante la fase di preparazione dell’avviso né sull’inquadramento dell’addetto stampa.
3)L’avviso chiede di indicare nel curriculum formativo e professionale “tutti gli elementi utili ai fini della valutazione della qualità professionale ed esperienza” che il candidato deve produrre, senza tuttavia indicarne la natura, la tipologia e soprattutto i criteri per attribuire i punteggi relativi in maniera chiara, certa ed univoca. L’unica norma che elenca tutte le tipologie di titoli ed i relativi punteggi è il decreto Assessorato agli EE.LL. Regione Siciliana del 16/3/2000 pubblicato sulla Gurs. N. 27 del 9/6/2000 e non viene richiamato.
4)Nulla dice il bando sull’aspetto previdenziale. In proposito si fa rilevare che dal 1/1/2009 anche per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) esiste l’obbligo di versamento contributivo all’Inpgi (Istituto Previdenza Giornalisti Italiani) ed il mancato versamento di tali contributi lavorativi configura la fattispecie di violazione contributiva.
Considerato che nessun esito ha avuto la richiesta di sospensione in autotutela dell’avviso de quo, inviata al Commissario dell’Asp di Messina dal sottoscritto, si chiede che la S.S. voglia valutare l’esistenza di eventuali ipotesi di reato nella vicenda esposta. Nel contempo chiede di essere informato in caso di archiviazione del procedimento.
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