Tutelarsi dal rischio di morosità è un’esigenza sempre più avvertita dai proprietari di immobili concessi in locazione, specie in tempo di crisi.
Proprio a loro ha pensato Confedilizia che, in convenzione con la Banca Intesa San Paolo, ha ideato il servizio “Garanzia Affitto”, che consente al proprietario dell’immobile concesso in locazione di potersi garantire mediante la stipula, da parte dell’inquilino, di una fideiussione bancaria, idonea a coprire canoni non pagati e/o le spese condominiali sino ad un importo pari a 12 mensilità del canone di locazione.
Si tratta di una fideiussione “a prima richiesta”: sarà sufficiente che il locatore, davanti alla morosità dell’inquilino, ne dia formale comunicazione all’Istituto di Credito richiedendo per iscritto l’attivazione della garanzia, senza dovere necessariamente agire preventivamente nei confronti del conduttore moroso, evitando di sobbarcarsi le relative spese di procedura.
Inoltre, la fideiussione va a sostituire, limitatamente alla copertura del rischio locativo, il tradizionale deposito cauzionale, con conseguenti vantaggi anche per il conduttore, il quale non dovrà più versare anticipatamente detta somma, potendola impiegare diversamente come, ad esempio, per far fronte alle spese di trasloco o di arredo dell’immobile.
Il servizio “Garanzia Affitto”, prevede che la fideiussione duri per l’intera durata del contratto e, comunque, non meno di un anno, solo ed esclusivamente nei contratti di locazione di immobili destinati ad uso abitativo.
La sua concessione necessita di alcuni semplici passaggi, per i quali sarà possibile ottenere adeguato supporto presso le sedi territoriali di Confedilizia.
Innanzitutto, il proprietario dell’immobile concesso in locazione deve essere un iscritto a Confedilizia: solo l’iscrizione, infatti, gli consentirà di beneficiare della garanzia alle condizioni particolarmente vantaggiose concordate tra l’associazione e l’istituto bancario Intesa San Paolo.
Una volta formulata la richiesta di attivazione del servizio, la banca darà corso ad una semplice istruttoria, finalizzata a verificare la tendenziale solvibilità del conduttore.
L’eventuale rifiuto della banca al rilascio della fideiussione non deve spaventare il locatore ma, anzi, rappresenta per quest’ultimo un’ulteriore garanzia, in quanto egli avrà ottenuto un controllo preventivo sull’effettiva affidabilità dell’aspirante conduttore, spesso particolarmente difficile per il singolo privato anche alla luce dei rigidi vincoli posti dalla normativa sulla privacy.
Ovviamente dovrà essere versata alla banca una commissione che, nel caso del servizio “Garanzia Affitto”, è pari al 2% dell’importo garantito – contro il normale 3% praticato dagli istituti di credito fuori convenzione – ; somma che può essere versata dal conduttore o, in alternativa, dallo stesso proprietario dell’immobile, che, a fronte di una spesa irrisoria, potrà soddisfare l’interesse ad essere tutelato e dormire sonni tranquilli per tutta la durata del contratto.
Confedilizia Messina – Ufficio stampa
(1611)