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Policlinico. Continua la protesta dei lavoratori. Nuovo presidio martedì

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policlinico messinaDopo le proteste di 10 giorni fa, martedì prossimo i dipendenti del Policlinico saranno ancora in presidio. “Non possono bastare gli impegni sine die con i quali ci siamo lasciati con la Dirigenza, il quadro è serio e c’è bisogno di fatti e risposte concrete”, così Vincenzo Capomolla della Federazione Usb, Unione Sindacale di Base di Messina. Intanto, la Dirigenza ha convocato i sindacati per martedì 24. Dichiara il sindacalista: “Ci andremo ancora una volta con la necessità di far sentire la voce dei lavoratori: per questo abbiamo organizzato un nuovo presidio in contemporanea proprio sotto il padiglione L, sede della Direzione Generale. Non nascondiamo come in questi giorni abbiamo avuto contatti e risposte a fisarmonica, che di certo non possono essere sufficienti. Davvero – continua Capomolla – dobbiamo credere ad una Dirigenza con le mani legate davanti alle condizioni di assistenza e di lavoro, agli straordinari obbligatori ma regolarmente non pagati, al taglio del salario, al mancato riconoscimento professionale ad un personale che l’ha già strameritato lavorando per troppo tempo in queste condizioni?”. Continua il delegato: “Né siamo disposti a fare spallucce, o a credere che questa Dirigenza non abbia voce in capitolo, davanti agli esuberi ed al taglio previsto di quasi 100 posti letto, ennesimo passaggio dello smantellamento della sanità pubblica e del diritto alla salute per tutti i cittadini. I fatti tragici di Catania e la morte della bimba rifiutata da ospedali senza più posti letto, sono figli e chiamano in causa proprio queste politiche di smantellamento e di tagli”. Un clima di insofferenza ormai palpabile all’interno del Policlinico, dove una petizione in proposito è stata sottoscritta da oltre 300 dipendenti e già consegnata alla Dirigenza. “In questa situazione – conclude Vincenzo Capomolla – sono necessari fatti, risposte ed impegni concreti. Su questo non siamo disposti a fare un solo passo indietro”.

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