Poteva finire in tragedia la vicenda che ieri ha scosso la tranquilla cittadina di Fiumedinisi, dove si è consumato un pomeriggio di vera e propria follia. Intorno alle 13.45, Catino Freni, 56 anni, bracciante agricolo, si è presentato a casa del fratello e, in preda alla furia, ha dato alle fiamme l’auto del parente. Subito dopo, si è scagliato contro il furgone parcheggiato a fianco, sempre di proprietà del fratello, sfondando a pugni il parabrezza e un finestrino laterale. Quando l’aggressore si è allontanato con le mani sanguinanti, la vittima e la sua famiglia hanno tentato di spegnere le fiamme. Catino Freni, a questo punto, ha cominciato a sfilare davanti alla loro abitazione a bordo di un’auto con una pistola in pugno, minacciandoli verbalmente.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno subito tentato di rintracciare l’uomo armato mettendo in atto anche diversi posti di blocco. Le ricerche li hanno portati fino alla casa degli anziani genitori dell’uomo, in Contrada Butali ˗ un abitato isolato a cui si accede percorrendo circa venti minuti di strada accidentata di montagna ˗, nel cortile della quale hanno rinvenuto la sua auto. I militari hanno così deciso di fare irruzione nell’abitazione ma l’aggressore è uscito spontaneamente senza opporre resistenza.
All’interno della vettura “incriminata”, i Carabinieri hanno trovato alcuni stracci sporchi di sangue e una bottiglia di alcool; della pistola, però, nessuna traccia. Catino Freni, intanto ˗ a detta degli inquirenti ˗, alternava stati di calma e di agitazione, aveva le mani ferite e perdeva molto sangue. Trasferito in caserma, è stato medicato e giudicato guaribile in quattro giorni. L’uomo è stato arrestato per danneggiamento seguito da incendio, danneggiamento aggravato e minacce gravi.
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