Proseguono i controlli contro l’ambulantato selvaggio dei Carabinieri della Compagnia di Messina, dopo quelli dei giorni precedenti concentrati principalmente nella zona sud. «La situazione insostenibile venutasi a creare nel corso del tempo in merito a questo fenomeno ˗ si legge in un comunicato ˗ richiede, infatti, un intervento risolutivo e concreto da parte delle forze dell’Ordine, che a più riprese stanno cercando di intervenire in maniera risoluta per porre fine a questo serio problema».
Totale disinteresse per le minime ed elementari norme igienico-sanitarie; banchi posizionati non solo sui marciapiedi, ma anche in mezzo alla strada, occupando abusivamente il suolo pubblico e creando gravi intralci alla circolazione sia dei pedoni che dei veicoli; assoluto e completo disinteresse nei confronti di licenze, autorizzazioni, concessioni e tasse, che cittadini onesti pagano ogni giorno: sono queste solo alcune delle ragioni che hanno portato la cittadinanza intera a denunciare tale criticità.
Per questi motivi, è così scattata, alle 9.00 di ieri, l’operazione di controllo a tappeto di tutti i venditori ambulanti della zona di Camaro superiore, nei pressi del mercato Zaera, condotta dalle Stazioni Carabinieri di Camaro-Superiore e Arcivescovado, con la collaborazione della Sezione Annona della Polizia Municipale del Comune di Messina.
I controlli hanno portato a 12 contravvenzioni per mancato possesso dell’autorizzazione alla vendita al dettaglio di prodotti ortofrutticoli; sequestro amministrativo di 12.000 kg di merce, per un valore di circa 10.000 euro. Alla maggior parte degli abusivi sanzionati sono stati altresì sequestrati i furgoni utilizzati per trasportare e vendere la merce, in quanto quasi tutti erano privi di copertura assicurativa.
L’operazione, proseguita fino alle 14.00, in poche ore ha consentito di sgomberare le vie e le zone limitrofe a viale Europa e viale Italia; sono state sgomberate tutte le postazioni di vendita abusive, che creavano notevoli disagi a tutti i cittadini. Al contrario, la merce sequestrata, dopo essere stata controllata da personale specializzato, è stata interamente devoluta in beneficienza alla mensa dei poveri dell’istituto “Cristo Re”.
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