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La scoperta di Gioveni: il tritarifiuti per ridurre i costi

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udc tritarifiutiLo sguardo di tutti è rimasto stupito per molti minuti. C’era chi pensava che fosse una nuova macchina del caffè e chi un aggeggio ferroviario. La scoperta del consigliere comunale Udc Libero Gioveni si chiama dissipatore alimentare che volgarmente è chiamato tritarifiuti. Oggi la presentazione insieme a tutto il gruppo di Centro. Novità – secondo il partito – che permetterà di abbattere del 50% il costo della quota variabile della Tares ed eliminare i sacchetti dell’umido. Quello che negli Stati Uniti è già in funzione – come detto da Gioveni – viene installato sotto il lavello della cucina e in collegamento con lo scarico: può raccogliere tutti gli scarti alimentari che vengono classificati come umido (bucce, uova, avanzi di cibo) e i dischi metallici spingono i rifiuti nelle pareti interne in modo che l’ammasso divenga poltiglia. Resta da capire se il composto una volta giunto nelle condotte fognarie possa essere mischiato oppure no. Amam, Asl e Arpa dovranno dare il loro benestare ma in caso di via libera l’idea potrebbe far risparmiare di molto il tributo 2014 dei rifiuti. L’Udc presenterà in Consiglio comunale un emendamento alla proposta di delibera di modifica del regolamento Tares: “Per le abitazioni in cui si certifica l’installazione e l’utilizzo dei dissipatori alimentari alla tariffa del tributo sarà applicata una riduzione del 50% sulla quota variabile fatte salve le riduzioni già previste dal vigente regolamento”. La scontistica potrebbe salire a un massimo del 75% per la tassa che pagheremo per il 2014, non per la Tares in corso. Nei negozi non si trova, si può richiedere e il costo si aggira intorno ai 300 euro e funziona grazie all’energia elettrica. “Chiariamo – ha detto Gioveni – che la nostra iniziativa non ha finalità commerciali ma solo politiche per evitare un nuovo salasso economico per le famiglie”. Al tavolo sono intervenuti il capogruppo Udc Rizzo e i consiglieri Perrone, Mondello, Consolo e Carmelina David oltre a suscitare la curiosità di colleghi di altri partiti che si sono chiesti a cosa servisse l’aggeggio. @Acaffo

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