Da un sondaggio dell’Istituto Piepoli relativo al gradimento ed alla popolarità dei sindaci eletti in nome di un nuovo corso politico, attraverso circa seicento interviste, è emerso, secondo quanto pubblicato oggi da Repubblica.it., che il sindaco di Messina, Renato Accorinti, con il 54 per cento delle preferenze, è risultato il primo cittadino più amato d’Italia. Seguono, al secondo posto, Giuliano Pisapia, sindaco di Milano con il 52 per cento, al terzo Ignazio Marino di Roma col 50 per cento, al quarto Leoluca Orlando di Palermo con il 49, al quinto Piero Fassino di Torino (44), mentre all’ultimo posto si è classificato Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, col 25. Oltre al gradimento ed alla fiducia, gli esperti dell’Istituto Piepoli hanno chiesto valutazioni sull’operato amministrativo in alcuni settori specifici e Renato Accorinti nella motivazione è stato definito “il sindaco movimentista, eletto nel giugno 2013, per cambiare Messina dal basso; lunghi anni di attivismo nella lotta alla mafia, nell’opposizione alla costruzione del ponte sullo Stretto, per l’estensione dei diritti civili. Accorinti gode della fiducia del 54 per cento dei messinesi ed il 41 per cento giudica positiva la sua azione politica. Il punto di forza è rappresentato dalle iniziative culturali (43 per cento di valutazioni positive) seguite dalle misure di sicurezza dei cittadini (37 per cento). E come a Milano, punto debole è il sostegno all’economia, gradito solo dal 20 per cento”. Il sindaco Accorinti ha dichiarato che “La notizia mi rende particolarmente felice e gratifica il lavoro che, insieme alla Giunta municipale, stiamo portando avanti sin dal giorno del nostro insediamento. Il percorso è ancora molto lungo e le difficoltà, soprattutto di natura economica, non lo semplificano; noi però abbiamo tante idee da realizzare e lavoriamo nella direzione giusta finalizzando il nostro impegno al bene della comunità messinese ed al miglioramento delle condizioni di vivibilità della stessa. Chiunque ritenga – ha concluso il sindaco – che azioni di forza o meccanismi clientelari possano determinare un presupposto per negare diritti ad altri soggetti è in errore e non troverà mai alcun supporto nell’azione amministrativa di questa Giunta. Ogni sforzo sarà sempre profuso per trovare le soluzioni pratiche e concrete e ci sottoporremo sempre al giudizio critico e propositivo di chi vuole stare al nostro fianco”.
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