fpcgil

Bandi servizi sociali. Fp Cgil: «È necessario stringere i tempi»

Pubblicato il alle

3' min di lettura

fpcgilSi è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo Zanca un incontro tra i sindacati, l’assessore ai Servizi sociali, Nino Mantineo, e l’esperto del Comune Anastasi, per discutere sia della predisposizione dei prossimi bandi sui servizi sociali, che dell’eventuale passaggio di un gruppo dei lavoratori del Sad (Servizio assistenza domiciliare anziani) nei bandi della 328.

«A tal proposito — scrive in una nota la Fp Cgil —, diversamente da quanto emerso in un precedente confronto, Mantineo ha evidenziato che tale ipotesi non è più percorribile perché, essendo quello della 328 un bando distrettuale, qualsiasi eventuale clausola di salvaguardia di posti di lavoro dovrebbe riguardare tutti i comuni del distretto D26».

Sul fronte dei bandi comunali, Mantineo ha ribadito che la pubblicazione è legata all’approvazione del bilancio.

A tal proposito è netta la posizione della segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocè: «Non si può perdere altro tempo – ha affermato la rappresentante sindacale – è necessario che il documento contabile venga predisposto al più presto perché le successive procedure di affidamento richiedono almeno due mesi di tempo e non si può correre il rischio che i servizi rimangano scoperti».

In vista dei successivi incontri, il sindacato ha chiesto che siano presenti anche i dirigenti e i funzionari cui materialmente toccherà predisporre gli atti.

Questi i costi mensili attualmente previsti per ciascun servizio: assistenza e trasporto alunni portatori di handicap 195.257,00; aiuto domestico alle famiglie portatori di handicap 132,000,00; trasporto portatori di handicap ai centri riabilitativi 74.000,00; Casa Serena 250 mila euro.

I fondi che dovrebbero essere destinati in bilancio, salvo eventuali tagli, saranno pari a 23 milioni di euro. Considerando la base di partenza, la Crocé ha però ribadito che nel preparare i nuovi negli appalti sarà prima necessario una reale mappatura dei bisogni dell’utenza: «È necessario valutare le liste di attesa – ha spiegato la sindacalista – e sulla base di quest’ultime capire se c’è bisogno di indirizzare più fondi su un servizio e magari ridurli su un altro, effettuando un bilanciamento delle risorse stesse».

Un caso particolare, poi, è quello di Casa Serena, dove la riduzione mensile dei costi ha coinciso con il ricorso alla cassa integrazione per coprire i 40 esuberi che si sono determinati e che saranno “operativi” dal prossimo 1 gennaio. Per favorire il riassorbimento di questa parte di personale, la Crocé, come fatto già in altre occasioni, ha proposto che «certi servizi, ad esempio lavanderia o preparazione pasti caldi, vengano sgravati dagli altri appalti ed effettuati dal personale di Casa Serena attualmente in esubero».

Per discutere della situazione della struttura di ospitalità di Montepiselli, il sindacato ha comunque chiesto al convocazione di un tavolo ad hoc.

A margine dell’incontro si è discusso anche di stipendi e le previsioni, come già anticipato nei giorni scorsi, sono tutt’altro che rosee: «Non abbiamo ancora contezza sui trasferimenti nazionali e regionali — ha concluso la sindacalista. Se il silenzio dovesse durare, nei prossimi giorni la Fp Cgil si incontrerà con i responsabili della ragioneria per fare il punto della situazione».

(57)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.