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Addetti alla lettura contatori Amam: la Femca Cisl teme il dramma occupazionale

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palazzo amamA forte rischio il bacino occupazionale dei letturisti dell’Amam. La denuncia è della Femca Cisl di Messina dopo l’espletamento della gara per le letture dei contatori idrici dell’Azienda Acque.

«È prossima una nuova tragedia occupazionale – dice allarmato Stefano Trimboli, segretario provinciale della Femca Cisl –, una preoccupazione che nasce dai ribassi che circolano dopo la  pubblica apertura delle buste che fa comprendere come il bacino occupazionale finora impiegato nello svolgimento del servizio sia a forte rischio».

Il servizio di letture dei contatori, sino a oggi, è stato svolto da alcune cooperative di servizi con un organico di circa 32 addetti, che da un decennio operano con la massima efficienza per garantire all’Amam la sussistenza economica.

«Senza letture — continua Trimboli — non è possibile fatturare e non sarebbe possibile esigere dall’utenza il costo del servizio, con conseguenze, per l’azienda e per i suoi lavoratori, facili da immaginare».

Il bando stesso di gara «da un lato — spiega il segretario della Femca — impone alle aziende partecipanti di operare all’interno del contratto nazionale tutelando così il diritto al lavoro regolare ma, non individuando un numero congruo e oggettivo di addetti rispetto al numero di letture da effettuare, non rappresenta un argine sufficiente al sotto-salariato e al lavoro irregolare che spesso abbiamo registrato nel settore».

Su questo aspetto la Femca Cisl, insieme alle altre sigle sindacali, ha inviato numerose richieste di incontro all’Amministrazione comunale, rimaste “lettera morta”.

Intanto, il sindacato ha chiesto all’Amministrazione comunale, al Consiglio d’Amministrazione dell’Amam e alla Direzione Aziendale di avviare immediatamente le procedure legali per l’annullamento della gara, non ravvisando nel bando i termini tecnici minimi che rendono possibile la resa efficiente del servizio con un numero di addetti inferiore all’attuale, rapportato agli oneri e ai prezzi già previsti del capitolato.

«Siamo disponibili — conclude Trimboli — a una verifica oggettiva e tecnica della congruità tra numero di addetti, svolgimento del servizio e sostenibilità economica dello stesso, quale base per approntare un nuovo bando di gara il cui capitolato sia più stringente e più socialmente etico, e che consenta, nella massima trasparenza e legalità, di non lasciare a casa nessun lavoratore».

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