Amministrative 2018, Messina. Prosegue la campagna elettorale di Renato Accorinti in vista delle elezioni del 10 giugno. Il candidato sindaco sta puntando tutto sul fornire un report di attività e progetti realizzati in questi 5 anni di amministrazione.
Il sindaco uscente ha deciso di usare l’hashtag #ciCuppaAccorinti, tormentone tutto messinese che attribuisce al primo cittadino le varie problematiche di Messina, immagini e contenuti veicolati sui social per la sua campagna elettorale nel tentativo, probabilmente, anche di esorcizzare i detrattori della sua candidatura.
Se da una parte, qualche giorno fa, ha condiviso i 13 punti del suo programma dall’altra Accorinti decide di raccogliere in sintetici testi i risultati che ritiene di aver ottenuto dal 2013 ad oggi. Riportiamo di seguito integralmente il contenuto di questo documento.
Finanziamenti
È stata ottenuta la cifra più alta della storia recente per progetti finanziati: oltre 300 milioni di euro per infrastrutture e servizi. Col Masterplan sono stati finanziati progetti per l’edilizia scolastica e gli impianti sportivi, la tutela del territorio, per l’imprenditorialità giovanile ed il turismo. Progettazioni innovative hanno captato fondi europei (PON Metro, POC Metro, Agenda Urbana, PON Inclusione, PAC per l’Infanzia e gli Anziani) rivolti all’innovazione tecnologica e digitale, alla mobilità sostenibile e al risparmio energetico, all’inclusione e all’innovazione sociale, ai servizi a domicilio per i più fragili, alla gestione dell’emergenza abitativa e al sostegno al lavoro.
Opere pubbliche
Riparte la grande cantieristica in città. Sono stati ottenuti finanziamenti mancanti che anno sbloccato le grandi opere pubbliche attese da 20 e 30 anni. Le prime tre di queste elencate sono già avviate: Porto di Tremestieri, Via Don Blasco, svincoli Giostra Annunziata, nuovo Palazzo di Giustizia. La realizzazione del Porto di Tremestieri libererà per sempre la città dal passaggio dei tir e consentirà di recuperare la Rada San Francesco e di rivalutare l’affaccio a mare anche in chiave turistica. Finanziati anche l’espansione aree produttive di Larderia e la piastra logistica a servizio del nuovo porto.
Messa in sicurezza del territorio
Finanziati 60 milioni di euro per progetti di messa in sicurezza del territorio (torrenti, frane, coste). In linea con questa visione è stata approvata dall’Amministrazione, e proposta al Consiglio, la Variante “Salvacolline” che cancella circa 3 milioni di metri cubi di potere edificatorio e che è stata inserita nel primo rapporto dell’Agenzia Governativa “Casa Italia” come progetto pilota a livello nazionale.
Dopo 40 anni è stato redatto il nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) – in attesa di essere discusso in Consiglio comunale – che stoppa la cementificazione, punta sulla valorizzazione del panorama e della Messina storica, sul recupero dell’esistente, adeguandolo sismicamente, sulla messa in sicurezza del territorio, sulla mobilità sostenibile e sul rilancio dell’offerta turistica.
Conti del Comune e piano di rientro del debito
Per la prima volta è stata fatta chiarezza sui conti del Comune e sull’entità del debito potenziale: quasi mezzo miliardo di euro che in questi anni è stato dimezzato grazie a politiche di risparmio e di recupero dell’evasione fiscale (recuperati oltre 11,5 milioni di evasione e oltre 16 milioni di riduzione sprechi). È stata condotta e vinta una battaglia per modificare la normativa e consentire di spalmare il debito in 20 anni anziché in 10, di questo potranno adesso beneficiare tutti i comuni italiani in pre-dissesto. Se l’Amministrazione governerà nuovamente riproporrà al Consiglio comunale la rimodulazione del Piano di Riequilibrio a venti anni, la cui approvazione consentirà di liberare decine di milioni di euro e garantire maggiori servizi e stabilità.
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