Stanotte è la notte: la Cometa dei Neanderthal si è fatta più vicina alla Terra e, con condizioni meteo favorevoli e in un luogo poco illuminato, sarà possibile osservarla. Scopriamo cos’è, la sua storia, perché si chiama così e qualche consiglio su come individuarla nel cielo notturno.
Partiamo dal principio: la Cometa C/2022 E3 (ZTF), detta “dei Neanderthal” è stata scoperta nel marzo 2022. Si stima che il tempo che impiega per orbitare attorno al Sole sia di 50mila anni; da qui deriva il suo nome, dall’ipotesi che sia comparsa per la prima volta nei nostri cieli ai tempi dei Neanderthal. È tornata ad “affacciarsi” verso la Terra e dal 17 gennaio è visibile nel cielo notturno.
Adesso la Cometa dei Neanderthal si è fatta sempre più vicina alla Terra e il momento migliore per osservarla sarà nella notte tra l’1 e il 2 febbraio, possibilmente con un binocolo. A limitarne la visibilità, però, potrebbe esserci la Luna Piena. In ogni caso. Ma dove occorre guardare? Lo spiega Astronomitaly: trattandosi di una cometa “circumpolare”, si trova nei pressi della Stella Polare, e non tramonta mai, quindi sarà visibile tutta la notte. Gli occhi, o meglio binocoli e telescopi, vanno puntati verso la stella polare. Per “scovarla”, occorre guardare verso Nord, individuare il Piccolo Carro (o Orsa Minore) e la Kochab, una delle stelle più luminose della costellazione: la Cometa dei Neanderthal sarà poco sopra.
Sul dove vederla le indicazioni sono chiare: occorre andare in luoghi in cui l’inquinamento luminoso sia al minimo, quindi lontano dalle città. A Messina, lo abbiamo visto altre volte, i posti consigliati sono le spiagge, magari quelle della riviera Nord, come Capo Peloro, o della riviera Sud, come Santa Margherita, dove l’illuminazione è meno “invadente”. Dall’alto, si consiglia sempre Dinnammare, dove, se la Luna Piena dovesse realmente impedire la visione, ci sarà comunque lo spettacolo dello Stretto. Ancora, in alternativa, c’è sempre Virtual Telescope, che consente di ammirare le stelle in streaming (anche su Youtube).
(Foto © Dario Giannobile)
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