Storia di Angela, che abita nel quartiere “delle donne con le parrucche”

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malataAngela si mette gli occhiali per vedere meglio la lista. Ha il cuore spezzato, tuttavia continua la sua lotta. E’ una casalinga combattiva, ma quello che ha davanti non è l’elenco delle spesa, ma quello delle persone che negli ultimi anni si sono ammalate di tumore nel suo comune. Anche lei anni fa è scesa all’inferno per un male, fortunatamente benigno, ora sta bene. Conosce però, il calvario, le angosce, le fitte e il dolore dei suoi concittadini malati. Dovrà ora portare presto questi nomi con le autocertificazioni e le cartelle cliniche all’avvocato che sta predisponendo la causa contro la Terna per i risarcimenti. Questa è solo l’ultima battaglia di una guerra che dura da anni.
Angela, presiede difatti, il comitato “Cittadini Pacesi per la vita” che si batte per spostare il responsabile di tanto dolore: un elettrodotto costruito a pochi metri dalle case. Chi sale nel quartiere di Passo Vela in effetti, è assalito da un’angoscia inspiegabile. Le ‘ragnatele’ del traliccio tutt’intorno sembrano stringere in un abbraccio di morte le abitazioni, la loro ombra proietta influssi devastanti. Da tempo, questa zona è definita “il quartiere delle donne con le parrucche”, perché molte di loro sono costrette ad indossarle dopo mesi di chemioterapia. Quindici morti per tumore solo negli ultimi cinque anni, tre persone tutt’ora in cura in un’area dove vivono trecento abitanti e in un comune che in tutto ha seimila residenti. Una percentuale altissima. Tra qualche settimana, tra l’altro, dovrebbe essere realizzato un altro elettrodotto: il «Sorgente-Rizziconi» che dalla Calabria, via mare, arriverà in Sicilia, dove passerà in mezzo a decine di comuni della zona tirrenica di Messina.Il cavo sarà lungo 105 chilometri, e secondo Terna “aumenterà l’efficienza ed eviterà l’attuale congestione della rete elettrica”. I pali saranno pericolosamente vicini alle case, soprattutto nei comuni di Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto e nella frazione di Serro a Villafranca Tirrena. I cittadini sono sul piede di guerra e promettono battaglia.
Girando per il paese molti cartelli appesi chiedono alle istituzioni di intervenire per allontanare la morte dalle loro case, ma non hanno risposte soddisfacenti. “Da anni spiega Angela Bianchetti – chiediamo che venga interrato l’elettrodotto esistente, nessuno ci ha aiutato, ora il comune, però, finalmente, insieme alla Provincia di Messina, commissionerà al prof Luigi Maximilian Caligiuri, uno dei maggiori esperti internazionali di inquinamento elettromagnetico, un’indagine epidemiologica”. Molti portano le proprie cartelle cliniche ad Angela. Si fidano di lei. Ha lottato senza fare sconti a nessuno. Come la segretaria di uno studio legale americano, Erin Brockovich, sulla quale è stato girato un film con Julia Robert, Angela sta combattendo contro una grande multinazionale, per chiedere giustizia per chi ha il cancro e ottenere giusti indennizzi. Differentemente da Brockovich, si è dovuta però scontrare con le istituzioni, le false associazioni ambientaliste e i politici ‘passerella’ che, appena usciti dal paese della morte, hanno dimenticato ogni cosa.
“Oltre la richiesta per il risarcimento danni – spiega Bianchetti – stiamo predisponendo insieme ad altre associazioni ambientaliste e altri comitati di cittadini una denuncia alla Corte Europea chiedendo un intervento per ristabilire le regole in un territorio da anni riconosciuto a rischio ambientale, ma dove sono state concesse autorizzazioni selvagge. Vorremmo sapere da Terna perché in altri posti l’interramento è stato possibile, mentre qui no. Probabilmente è solo un problema di denaro, ma la salute dei cittadini non ha prezzo”.
Tra i residenti la speranza di vivere una vita normale si affievolisce. Francesco Mendolia abita a soli 19 metri da un palo da 380 chilovolt. Gli è stato riscontrato un tumore alla testa e due alla bocca, fortunatamente tutti benigni. È molto preoccupato e ci indica dalla terrazza della sua casa i fili dell’elettrodotto che la sovrastano da vicino. “Ho presentato diversi ricorsi – dice – ma ancora non sono riuscito ad avere giustizia. Chiedo che il palo venga interrato, è stato piazzato qui nel 1985, prima io vivevo tranquillo poi un giorno mi hanno costruito questo mostro accanto”.
Il comitato Cittadini Pacesi per la vita critica chi mette in dubbio la connessione tra la vicinanza all’elettrodotto e i danni alla salute, spiegando che “esistono dati scientifici come quelli dell’Istituto Superiore della Sanità sull’indagine epidemiologica a Logarina” dove è stato evidente che la presenza sul territorio, a meno di cento metri dal centro abitato di livelli particolarmente elevati di inquinamento magnetico, potrebbe causare varie neoplasie.
Angela visita i malati. Apprezza il fervore e la forza che stanno mettendo ora molti nella battaglia contro la morte, però sottolinea che gli stessi sindaci in passato si sono fatti abbindolare. “Hanno creduto alle favole – dice Bianchetti – accettando come compensazione una strada, un marciapiede, un campetto di calcio. Spero non accada più. Per colpa loro Terna ha pensato di poter proseguire indisturbata nel suo progetto. Noi siamo stanchi di essere vittime, e nessuno ci potrà togliere il diritto di difenderci e protestare civilmente ora molti dei comuni stanno facendo battaglie legali, quello di Pace del Mela ha perso al Tar ma sta gia’ ricorrendo al Cga”.
Infine, Bianchetti evidenzia anche che, purtroppo, “qualcuno ci sta guadagnando nella realizzazione dell’elettrodotto, anche tra amministratori e cittadini”. “Sono state date – aggiunge – concessioni edilizie nel tratto dove dovrà sorgere la struttura che saranno ripagate con tanto denaro.
Angela amareggiata prosegue il suo giro dell’angoscia e del dolore. Le lacrime di quelle persone chiedono libertà e giustizia. I lutti non sono più dei parenti delle vittime, sono diventati i suoi. I silenzi e i pianti hanno aperto una nuova breccia nel suo cuore, ma a tutti continua a sorridere e chiede di resistere. La luce del traliccio ha portato oscurità nelle loro case e solo lei con le sue parole riesce a illuminare i loro visi, a dare un attimo di sollievo a dei condannati a morte.

Gianluca Rossellini

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