carcere Gazzi

Matrimonio dietro le sbarre, la storia di Francesco e Maria

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carcere GazziLui si chiama Francesco. Ha 51 anni e ancora alcuni da “scontare” in penitenziario. E’ di Napoli e vive rinchiuso in galera a Messina. A bordo di una carrozzina perché disabile ha voluto coronare il sogno d’amore con Maria, 46 anni, anche lei di Napoli, pantaloni neri e maglia a fiori, mora come molte meridionali, fiera, arriva con i parenti e si fa avanti con i due figli: un maschio, Daniele di 23 anni e una ragazzina. “Vogliamo vivere il nostro amore” – dice Maria poco prima di entrare al carcere. Solo questo, con l’inflessione tipicamente napoletana, per abbracciare il suo Francesco e dire sì. Sa che quel luogo è inusuale ma a lei non importa nulla. Non s’imbarazza davanti ai fotografi. E anche per Daniele la giornata è di festa. Negli ultimi 15 anni questo è il secondo matrimonio che si celebra nella struttura di Gazzi, una rarità sposarsi tra le sbarre a Messina. Un fatto unico anche per il sindaco Accorinti che non indossa giacca e cravatta anche stavolta quando tutti sono eleganti. Ha la maglietta Free Tibet e appena esce, dopo l’ora di celebrazione insieme al segretario generale del Comune Santi Alligo e alla responsabile dello Stato Civile, Angela Maria Salvo, commenta: “E’ stato pazzesco, sono molto emozionato, io ero in lacrime, è meraviglioso, lui era sulla sedia a rotelle e questo ha reso più sensibile e toccante il matrimonio”. Gli agenti, intanto, stupiti per la presenza dei volti non conosciuti, stringono mani al primo cittadino. Arrivano panini e da bere. I poliziotti si avvicinano al sindaco e gli fanno coraggio, chiedono come va e di occuparsi anche dei problemi del carcere. C’è caldo mentre i fotografi attendono la sposa che ritarda per stare ancora con Francesco altri minuti. Sa già che dovrà uscire da sola e che non potrà essere una sposa come tutte le altre. “Vogliamo vivere il nostro amore” – ripete Maria. Usa il presente e non il futuro, non sibila che dovrà attendere altri anni prima di stare accanto al marito e non dover viaggiare tra Napoli e Messina per vederlo. “Vogliamo solo vivere il nostro amore”. @Acaffo

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