Papardo – Piemonte in sciopero. Sindacati: “Organico ridotto all’osso, servizi a rischio”

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E’ iniziato questa mattina lo sciopero di 24 ore del personale sanitario degli ospedali “Papardo” e “Piemonte”. La protesta è stata indetta dalle sigle sindacali Anaoo-Assomed, Cimo, Aaroi, Fvm, FpcCgil, Cisl-Medici, Cisl-Fp, Fials, Nursin Up, Fsi, Nursind, Ugl-Medici, UilFp, Uil-FpMedici, in seguito dell’esito negativo del tentativo di raffreddamento e conciliazione svoltosi in Prefettura lo scorso mese. Medici e infermieri hanno manifestato contro la mancata approvazione della pianta organica che li costringe ad effettuare turni massacranti per assicurare un servizio sanitario di qualità alle centinaia di pazienti che quotidianamente utilizzano le due strutture.

Durante il dibattito, tenutosi nell’auditorium del Papardo, sono emerse tutte le difficoltà con cui i medici sono costretti a convivere da ormai due anni. “Il personale di Papardo e Piemonte è in estrema sofferenza – spiega Guglielmo Catalioto della Cgil – in gioco c’è il riposo di medici e infermieri previsto dalla legge europea che in questo caso non viene rispettata. Oggi c’è stata una partecipazione quasi totalitaria, le sigle sindacali si sono unite per far emergere un problema che riguarda tutta la città di Messina. Nei prossimi giorni non escludiamo ulteriori proteste anche in forma più eclatante, cercheremo di coinvolgere l’opinione pubblica e le autorità politiche a partire dal sindaco Renato Accorinti”.

In attesa della definitiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo che sancirà l’accorpamento con l’Irccs, personale medico e sindacalisti domani saranno a Palermo per partecipare ai lavori della VI Commissione.

 

 

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