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Home staging: preparare l’immobile alla vendita

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compraffittaBen ritrovati a tutti voi, lettori affezionati che ci seguite puntualmente con grande partecipazione e … un caloroso benvenuto a voi, che ci leggete per la prima volta! Oggi tratteremo il TERZO dei “10 CONSIGLI PER VENDERE CASA” : PREPARARE L’IMMOBILE ALLA VENDITA.
Pensavate che fosse sufficiente prendere la “difficile decisione di vendere la Vostra casa”, fissare un prezzo, mettere un annuncio e semplicemente star lì… in attesa di raccogliere le impressioni dei visitatori, possibili acquirenti, sottoponendovi al loro giudizio?
Pensavate di mostrare la Vostra casa, così come si trova, con i suoi pregi e difetti, con i punti deboli e i punti forti, ma soprattutto con la Vostra “impronta”, i Vostri “gusti”, il Vostro “vissuto”?
È bene avere chiaro un concetto se volete vendere la Vostra casa: Non avete una seconda occasione per fare una buona prima impressione!
Uno dei fattori che influenzerà il successo e il tempo di vendita del vostro immobile è una buona presentazione dello stesso al potenziale acquirente. E’ importante differenziarlo dagli altri numerosi immobili che lo stesso avrà già visitato e, soprattutto, è fondamentale riuscire a trasmettere EMOZIONI POSITIVE che gli faranno ricordare la vostra casa. Forti emozioni positive sono propedeutiche alla decisione di acquisto e possono porre immediatamente fine alla ricerca del vostro potenziale cliente. Per questo si parla tanto di HOME STAGING, cioè un insieme di suggerimenti per la presentazione della propria casa. Una delle sfide più grandi che ciascun proprietario d’immobile deve affrontare è quella di considerare la propria casa, in cui si sono trascorsi molti anni e momenti meravigliosi, come un prodotto da vendere e dovrebbe essere proposto e venduto come qualsiasi altro prodotto che abbia a che fare con un mercato concorrenziale. Ciò che è necessario fare è prendere le distanze dalla casa mettendo da parte le proprie emozioni e focalizzandosi sul fatto che i nuovi acquirenti apporteranno numerose modifiche per adattare l’immobile ai loro gusti e ai loro bisogni. Ecco perché è necessario fare in modo che il cliente riesca a proiettarsi più facilmente nella sua nuova casa.
Adesso… un quesito sottoposto da un gentile lettore, il quale ha promesso in vendita la propria casa, sottoscrivendo un accordo scritto, condizionato all’ottenimento del mutuo da parte del promissario acquirente. Il nostro lettore ci ha chiesto fino a quando è tenuto ad aspettare.
Quando una promessa di acquisto è sottoposta ad una qualsiasi condizione sospensiva, una condizione , cioè, che subordina l’efficacia del contratto stesso (es. ottenimento del mutuo, la vendita della propria casa), è importante definire il termine di scadenza della condizione, ovvero la data entro la quale il proponente, ha facoltà di rinunciare all’acquisto, se l’esito della condizione si risolve in senso negativo (ad es. il diniego della banca a concedere il mutuo) o, in caso positivo, procedere all’acquisto, secondo i termini pattuiti. Se la condizione non è definita da un termine, il venditore è impegnato nei confronti del promissario acquirente fino al termine previsto per il rogito notarile, salvo comunicazioni scritte. Il potenziale acquirente può, cioè, dare comunicazione del diniego appena venuto a conoscenza e rinunciare all’acquisto o fare ulteriori tentativi, attingere ad altre risorse fino al termine previsto per l’atto e il venditore è tenuto ad aspettare. Tutto ciò in termini molto generali. Naturalmente è consigliabile sottoporre l’accordo sottoscritto ad un professionista (notaio, avvocato, consulente immobiliare) per verificare la presenza o meno di ulteriori patti, di vizi contrattuali e se i termini indicati siano “essenziali” oppure no. E’ superfluo dire che è importante acquisire il parere di un professionista, ancor prima di sottoscrivere un qualsiasi accordo!

Un saluto a voi tutti e… a presto con il 4° CONSIGLIO PER VENDERE CASA!

Consulente Immobiliare Ivana Saccà

 

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