Unime sigla partnership con una multinazionale statunitense

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Il “Consorzio di Ricerca Filiera Carni” e l’Università di Messina hanno sottoscritto una partnership con “Cargill”, multinazionale statunitense che opera soprattutto nel settore alimentare.

L’azienda americana conta 150.000 dipendenti ed opera per garantire a livello globale prodotti sicuri derivanti da processi di filiera responsabili e rispettosi dell’ambiente e delle comunità locali.

Così, dopo avere acquisito una società operante nel settore della produzione e commercializzazione di pectina in Sicilia, ha scelto i derivati agrumari come risorsa per l’alimentazione animale e per portare a compimento tale obiettivo, ha scelto di affidarsi alle qualificate competenze del “CoRFilCarni”. Infatti, tramite tecnologie innovative, gli alimenti “di scarto” possono essere trasformati in cibo per gli animali dagli alti valori nutrizionali.

“Non dobbiamo pensare che ogni prodotto scartato diventa un rifiuto anzi è risorsa nella misura in cui grazie alla ricerca che estrae componenti utili ed essenziali è possibile apportare benefici alla salute dell’animale e migliorare anche la qualità degli alimenti tra cui la carne”, afferma il professore Vincenzo Chiofalo, ordinario della facoltà di Veterinaria all’Università di Messina, che ha messo i suoi laboratori a disposizione dell’azienda.

“La nostra azienda non vuole imporre metodi di gestione americana che non sarebbero sostenibili in territorio italiano e ancor più siciliano. Le competenze riscontrate sono di alto livello e le prove che si stanno effettuando, dallo stoccaggio della materia prima, all’utilizzo razionale in diete per bovini da carne, fino al controllo di qualità della carne, sono di estremo interesse”, dichiara Bernard Cerles, direttore delle operazioni strategiche della Cargill.

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