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Seduta sul Ponte infruttuosa, Faranda: “Persa occasione di dialogo”

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Durante la seduta di ieri dedicata al Ponte sullo Stretto, il Consiglio comunale avrebbe dovuto votare un documento da inviare al governo affinché si velocizzi l’iter per iniziare i lavori di potenziamento del sistema dei trasporti del meridione. L’Aula si è persa in sterili chiacchiere, rinviando a data da destinarsi ogni decisione sulla questione.

Un procrastinare che non è piaciuto al capogruppo Ncd Daniela Faranda. “Tutto è stato di fatto rinviato ad altra seduta per motivi, a nostro avviso, incomprensibili – spiega Faranda in una nota stampa – . L’invito che, nel documento prodotto in aula, si rivolgeva al presidente Renzi a porre in essere ogni provvedimento utile a potenziare e completare il sistema di infrastrutture per il Sud, nulla ha a che vedere con il Referendum costituzionale tirato fuori ad arte per far slittare ad altra data la votazione. Il ministro Lupi prima e il ministro Del Rio adesso hanno puntato sul rilancio dell’economia del centro sud con una politica inclusiva, possibile soltanto se il Governo investirà su uno dei progetti infrastrutturali più importanti non solo per l’Italia, ma per tutto il continente europeo”.

“Sarebbe stato interessante che ieri – continua il consigliere – ciascun gruppo politico chiarisse con il proprio voto in aula quale idea di sviluppo ha per la città di Messina. Noi l’idea l’abbiamo ed è molto chiara, lo abbiamo dimostrato con il nostro lavoro. Ricordiamo, a tal proposito, che Ncd ed in particolare l’onorevole  Garofalo, da vice presidente della commissione Trasporti, il 30 marzo scorso ha presentato in conferenza stampa la proposta di legge che di fatto ha consentito la riapertura di una questione molto cara ai messinesi. Lo sviluppo della nostra terra passa anche dalla connessione Nord-Sud attraverso il completamento del cosiddetto corridoio 1 – Berlino – Palermo. Il Ponte è uno degli elementi decisivi che, insieme alle altre infrastrutture, dalle autostrade alle ferrovie, dai valichi ai porti, metterà il Sud d’Italia al passo con il resto del mondo”.

“È questione di scelte politiche – conclude Faranda – . Accorinti rappresenti i messinesi e non solo quella parte contro a prescindere. Noi non facciamo demagogia. Reputiamo però che i messinesi non possano perdere l’occasione, per il tramite del Consiglio, di esprimere la loro opinione in merito”.

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