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Orsa: “Multe nelle strisce blu non valide senza parcheggi liberi. Lo dice la Cassazione”

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Dal sindacato Orsa buone notizie per gli automobilisti multati per la sosta non pagata sulle strisce blu.

“La sentenza n. 8282/16 della Corte di Cassazione – si legge in un comunicato – stabilisce definitivamente che le multe per chi parcheggia l’auto sulle strisce blu senza pagare il ticket sono valide solo a condizione che il Comune abbia istituito, nelle vicinanze delle strisce blu, aree di sosta non a pagamento (strisce bianche) oppure che la zona sia stata dichiarata, con apposita ordinanza comunale, di valore storico o di particolare pregio ambientale; solo in questo caso non sussiste più l’obbligo di istituire l’alternanza di strisce blu e strisce bianche.  Ancora una volta una sentenza conferma i ripetuti avvertimenti che  il sindacato Orsa nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini, ha comunicato con largo anticipo all’azienda e all’assessore comunale competente che fino ad oggi hanno sempre risposto con arrogante silenzio, provocando sperpero di denaro pubblico.

Dopo l’errata applicazione della Legge Brunetta ai dipendenti Atm che comporta il risarcimento economico dei lavoratori, dopo il pacchiano tentativo di risparmiare sul costo del lavoro sostituendo i Vigili Urbani con gli Ausiliari del Traffico oltre le aree Ztl che consente i ricorsi dell’utenza e i relativi rimborsi, arriva l’ennesima sentenza di cassazione che stigmatizza la supponenza con cui si pretende di governare il servizio di trasporto pubblico locale e ciò che vi orbita intorno. Le “eccellenze” venute dal nord non si dimostrano più oculate delle precedenti gestioni nostrane, a Messina non esistono parcheggi gratuiti (strisce bianche) limitrofe ai parcheggi a pagamento (strisce blu), pertanto, in rispetto della citata sentenza di cassazione, i cittadini hanno acquisito il diritto al rimborso per le multe verbalizzate nelle zone non aventi i requisiti previsti. L’ennesimo errore grossolano di gestione peserà sulle casse comunali/aziendali e inciderà sul futuro dell’azienda, del servizio pubblico essenziale e dei lavoratori. Mandare allo sbaraglio gli ausiliari del traffico, ancora con orario di lavoro part-time, incitandoli a produrre multe per ottenere il contratto full-time, senza prima accertarsi della valenza dei verbali rilevati in determinate zone, rappresenta con chiarezza la superficialità con cui l’azienda annaspa per recuperare le risorse cedute con troppa leggerezza nel piano industriale e nel contratto di servizio ove, fra l’altro, è previsto un drastico taglio delle sovvenzioni pubbliche del Comune verso l’Atm che si ridurrà a soli 9 milioni di euro l’anno quando solo per pagare gli stipendi sono necessari circa 20 milioni. Mandare allo sbaraglio gli Ausiliari del traffico incitandoli a produrre multe è una deprecabile assenza di rispetto verso lavoratori e cittadini, l’ennesimo errore di valutazione dovrebbe indurre alle dignitose dimissioni di chi prova a descrivere una facciata di benessere con l’effimera propaganda mediatica, quando nella realtà ancora non si riescono a pagare gli arretrati contrattuali che i dipendenti attendono dal mese di gennaio mentre non si bada a spese per le “dubbie” promozioni, per i premi di produzione(?) della Direzione e per le auto aziendali di rappresentanza”.

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