RACCOLTA-RIFIUTI

Messina Servizi Bene Comune, in ballo il futuro di 600 famiglie. Pressing dei sindacati

Pubblicato il alle

4' min di lettura

La recente nomina del nuovo amministratore unico Beniamino Ginatempo è solo la prima tappa di un percorso lungo e tortuoso che porterà la Messina Servizi Bene Comune ad iniziare al propria attività. La scorsa settimana l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, ha tracciato i prossimi step necessari a dare ulteriore sostanza ad una società che è ancora un contenitore vuoto.

In attesa che il Consiglio alzi la paletta verde sull’affidamento del servizio, verrà nominato presto un direttore generale, impostato il Piano industriale con le relative autorizzazioni ambientali. Sarà poi il turno del trasferimento dei dipendenti attualmente inseriti nell’organico di Ato 3 e Messinambiente.

Ed è proprio quest’ultimo passaggio a preoccupare i sindacati. In ballo, infatti, c’è il futuro di 600 lavoratori. La Fit Cisl sottolinea con una nota stampa di non aver ricevuto alcuna garanzia sulla continuità aziendale. “Il comparto dell’igiene cittadina, in questo momento, si trova in un limbo – sostiene il segretario Provinciale Letterio D’Amico – non sappiamo niente delle intenzioni del nuovo amministratore e delle sorti del concordato che dovrebbe evitare il fallimento di Messinambiente abbiamo solo poche e non confortanti notizie. A questo si aggiunga anche il fatto – prosegue – che il Consiglio comunale, nonostante la nuova società che si occuperà di rifiuti sia stata costituita, non ha ancora votato, e né ha mostrato alcuna intenzione di farlo, l’affidamento dei servizi di igiene ambientale. Il clima che si respira, in azienda e in città, è ovviamente teso, sia perché non si ha alcuna notizia del futuro di quasi 600 lavoratori del comparto, sia perché come sempre a subire i disagi sarebbe la cittadinanza”.

La Fit Cisl ha chiesto un incontro con il nuovo amministratore di Messina Servizi Beniamino Ginatempo, “per avere certezze sul futuro occupazionale e sul servizio che la nuova partecipata dovrà offrire. Il Consiglio comunale non perda ulteriormente tempo e voti l’affidamento del servizio alla nuova partecipata e l’amministrazione rompa una volta per tutte gli indugi che impediscono la presentazione del concordato. Non è più tempo di tergiversare – conclude D’amico – la situazione sta precipitando giorno dopo giorno”.

Alla Cisl, fa eco l’Orsa che, con una nota a firma del segretario Francesca Fusco, fa pressing proprio sul Consiglio comunale. “La delibera di Giunta Municipale con cui sono stati definiti l’affidamento del servizio ed il relativo schema di contratto risulta sia già stata valutata dalla commissione consiliare competente. Il Consiglio Comunale può, dunque, procedere alla trattazione al fine di giungere il prima possibile all’approvazione. Sinceramente non si comprende cosa si stia aspettando e per quali ragioni il Presidente del Consiglio Comunale non stia ponendo in trattazione l’argomento con la priorità che l’importanza della questione imporrebbe. Ci si augura – conclude Fusco – che il Consiglio comunale non voglia stirare ulteriormente i tempi e provveda a confrontarsi nel merito della delibera con tempestività senza che si debba arrivare necessariamente a situazioni di emergenza e forme di sollecitazione da parte dei lavoratori, già viste in occasione dell’approvazione della delibera di costituzione della nuova società. Si auspica, altresì, che questa volta il senso di responsabilità pervada in maniera più ampia gli esponenti del civico consesso in modo tale che l’approvazione di un’importante elemento amministrativo come il contratto di servizio non venga sia adottata con la più ampia e responsabile partecipazione e non dalla minima e risicatissima solita maggioranza.

E intanto la Cgil annuncia la mobilitazione. “Se si vogliono rispettare i tempi previsti per l’avvio e il transito del personale nella nuova società – commenta il segretario provinciale Carmelo Pino – è necessario che il Consiglio comunale acceleri i tempi e non resti con le mani in mano. Ormai non ci sono più alibi, l’amministratore è stato nominato, la società è stata costituita. L’unica cosa che resta da fare è che riunirsi per deliberare sul contratto di servizio”. Affinché la situazione si sblocchi è però necessario che “il civico consesso si dia una mossa e non stia con le mani in mano. Diversamente sarà mobilitazione di tutte le maestranze, senza proclami, passeremo direttamente all’azione”.

(237)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Ben lieto di sapere che la FIT CISL mi vuole incontrare, ma devo rettificare che mi abbiano chiesto un incontro, infatti apprendo della loro intenzione dai media e non da contatti né ufficiali né non ufficiali

error: Contenuto protetto.