Dissesto, Palazzo Zanca frena: “Lavoriamo per ridare concretezza al piano di riequilibrio”

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Le parole pronunciante dall’assessore Luca Eller durante la conferenza stampa di venerdì scorso, avevano fatto intuire la concreta possibilità che il Comune alla fine decida di optare per il dissesto. “La delibera è pronta” ha detto l’assessore al Bilancio, smentendo parzialmente il discorso del sindaco Accorinti che continua invece a sostenere la validità del piano di riequilibrio.

Sulla questione torna ad intervenire l’amministrazione comunale con una nota stampa che frena sull’ipotesi default. Il sindaco Accorinti e l’assessore Eller precisano che “non vi è nessun provvedimento o formale iter predisposto per la dichiarazione di dissesto. Il riferimento a tale ipotesi intende esclusivamente esprimere la capacità dell’amministrazione di deliberare e affrontare tutti i possibili scenari, come già indicato alla città nel programma elettorale del Sindaco.
L’Amministrazione, dunque, lavora in maniera coordinata e collaborativa, con l’impegno continuo e generoso di tutti gli assessori, dei dirigenti e dell’intera macchina amministrativa, perseguendo l’obiettivo di mantenere il percorso di riequilibrio finanziario già approvato dall’Ente, reso complesso dalla forte riduzione dei trasferimenti statali e regionali, dal fatto che alcune azioni individuate nel piano di riequilibrio sono partite con maggiore lentezza di altre, mentre una di esse (riforma del Catasto) a causa del ritardo nell’attuazione della normativa statale, non riesce a trovare ancora applicazione; inoltre il percorso è ostacolato dalle crescenti difficoltà che affliggono tanti Comuni in tutta Italia (è di ieri la allarmatissima nota di Anci  Sicilia che denuncia il rischio dissesto al quale sono esposti quasi tutti i Comuni della Regione).
Ciò è oggetto di grande attenzione e impegno. In ripetute riunioni delle scorse settimane è stato definito un programma di lavoro finalizzato a ridare tempestività e concretezza alle azioni previste nel Piano. Va in questa direzione anche la proposta di coraggiose scelte gestionali nel settore delle società partecipate individuando, in linea con gli indirizzi già assunti da tempo dall’amministrazione, un nuovo e solido soggetto gestore, libero dalle pendenze del passato.”

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