Carreri: “Accorinti voluto dalla borghesia”. Trischitta: “O sfiducia o dimissioni”

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La manifestazione che questa mattina  ha visto in piazza Municipio circa 500 persone a sostenere il sindaco Accorinti, per alcune forze politiche si è rivelata un flop. Così la definiscono i consiglieri Nino Carreri e Giuseppe Trischitta, rispettivamente capogruppo di Dr e Forza Italia.

Entrambi rispondono, dunque, sottolineando nuovamente il bisogno di sfiduciare l’attuale amministrazione comunale e indire nuove elezioni. “”La città ma anche i suoi amici o ex amici – precisa Carreri –  lo hanno sfiduciato. Il consiglio comunale ha l’obbligo di chiudere una esperienza che non è stata mai voluta dal popolo, ma dalla borghesia della città che, a seguito delle ultime due gestioni personalistiche, era stata messa ai margini ed affamata (anche dalla crisi) e si è riversata sul sindaco più scarso della storia per fare un dispetto a chi, con protervia e arroganza, pensava di vincere a tutti i tavoli “dopando” il sistema elettorale a proprio vantaggio. Lo spirito della Politica, quella vera, quella che ha tracciato positivamente la storia della nostra città nei primi anni dopo il terremoto, quella che ha saputo ricostruire dalle rovine la 13esima città d’Italia, la città-giardino (invidia delle migliori città italiane), torni a lavorare per il bene della città e ricostruisca dalle macerie lasciate da questa esperienza, che sarà certamente ricordata come il punto morto inferiore prima della risalita che porterà Messina a rinascere”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere Giuseppe Trischitta. “La fallimentare manifestazione di oggi, voluta dal Movimento Cambiamo Messina dal Basso e dal suo gruppo consiliare, dall’Associazione Indietrononsitorna e dallo stesso Sindaco, ha certificato in modo inesorabile la fine di Accorinti ed ha evidenziato la volontà popolare di cambiare amministrazione.  I cittadini che hanno votato in massa questo Sindaco, che sono andati in piazza per osannarlo il giorno dell’elezioni, che avevano nutrito tante speranze, hanno confermato il giudizio negativo e pessimo su questa degradante esperienza. I cittadini hanno dichiarato con la loro assenza : ” non ti vogliamo più Accorinti, prendi atto della nostra insoddisfazione e dimettiti. Messina deve cambiare in meglio ed in questi quasi 4 anni tutto è cambiato ( dove qualcosa è cambiato ) in peggio. Adesso, i miei colleghi consiglieri contrari alla mozione devono prendere atto dell’evidente sfiducia già decretata dai messinesi e votare, per il popolo e nell’interesse supremo della città, favorevolmente; non possono più dire che la presentazione della mozione ha rafforzato la posizione di Accorinti : la sua fine è stata sentenziata da tempo dalla sua incapacità  e dal dedicarsi più ai viaggi di propaganda personale a spese del Comune che ai problemi della città”.

“Pertanto – continua Trischitta – chiedo ad Accorinti, che ritiene, per spirito di superiorità, di aver vinto e , da miope, che il popolo condivida il suo operato, di dimettersi e sottoporsi, alle prossime elezioni amministrative di giugno, al giudizio democratico dei cittadini. Invece, ai miei colleghi consiglieri chiedo , nel caso in cui Accorinti non si dovesse dimettere, di accogliere il grido di dolore della città, prendere atto della sentenza emessa oggi in Piazza Municipio, e di sfiduciarlo. Messina deve cambiare, vogliamo un Sindaco capace che ami la città”.

E secondo il consigliere Nicola Cucinotta, Accorinti sarebbe stato “sfiduciato” dai suoi stessi sostenitori. “Il Sindaco Accorinti? La città tutta, ma anche i suoi sostenitori, proprio quelli della prima ora, lo hanno già sfiduciato. E ciò – spiega l’esponente di Ncd –  è emerso in modo incontrovertibile anche quest’oggi, a seguito cioè di quella che sarebbe dovuta essere una mobilitazione trasfersale di massa – a difesa della continuità di quel cambiamento (quale?) solo annunciato e mai attuato da parte di un sindaco che vive in un contesto parallelo fatto di slogan, populismo becero e di tante (forse, troppe) chiacchiere – e che invece si è rivelata una riunione di quattro amici al bar con annessi parenti e animali domestici a dare manforte. Non ci sono altre alternative: è giunto il momento che il Consiglio Comunale alzi la testa e si  assuma la responsabilità  di porre fine al “cammino” imbarazzante del sindaco scalzo, che in questi quattro anni, già troppi, ha ottenuto un solo risultato: quello di declassare la nostra città, bellissima e disgraziata, agli ultimi posti delle classifiche nazionali”.

“Ai messinesi – precisa Cucinotta – resterà solo un ricordo amaro di una amministrazione che ha fatto acqua da tutte le parti.
Che dire dei servizi sociali inesistenti, della differenza mai partita, della  flotta comunale rimasta ormeggiata nel molo di un’autorità portuale che non c’è più. Senza tener conto degli incarichi e le prebende “elargite” agli amici degli amici ed ai componenti dei movimenti che lo sostengono.
É giunto il momento di un cambiamento vero, che non parta dal basso, ma propenda dal cuore di tutti coloro che amano la grandezza di questa città”.

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  1. Se vi serviva una foto della piazza con la gente, ve la mandavo io.

  2. E poi chi governa? Genovese dal carcere?

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