110 anni dal terremoto di Messina: apre la mostra all’ex ospedale militare

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Verrà inaugurata martedì 8 gennaio alle ore 10.00 la mostra storico iconografica “Messina all’indomani del terremoto del 1908. I baraccamenti militari degli orti della Maddalena“, ospitata presso i locali del Dipartimento Militare di Medicina Legale (ex-ospedale militare), Viale Europa 156 – Messina.

La mostra, inserita nel calendario degli eventi commemorativi del 110° anniversario del terremoto di Messina, presenta un aspetto inedito: gli Chalet (comunemente chiamati baraccamenti) per l’acquartieramento dei 20.000 soldati mobilitati in soccorso delle popolazioni colpite dal tremendo sisma del 28 dicembre 1908, realizzati nell’area compresa tra le vie degli Orti, Santa Cecilia, S. Marta ed il torrente Zaera, oggi viale Europa, nell’area ove oggi è ubicata la sede del 5° Reggimento e dell’Ex-Ospedale Militare.

La mostra sarà aperta dal Col. Francesco Rizzo e dal Prof. Enzo Caruso, Direttore del Museo Storico di Forte Cavalli e curatore dell’esposizione fotografica.

Si tratta  di un’importante pagina della storia non solo di Messina ma di tutto il Paese in quanto, la mobilitazione di oltre 20.000 uomini dell’Esercito in soccorso delle popolazioni vittime del terremoto Messano-Calabro, rappresentò il primo intervento di Protezione Civile strutturata avvenuto in Italia dalla sua Unificazione.

Sin dal gennaio del 1909 il Comando di Stato Maggiore dell’Esercito diffuse ordini operativi per mobilitare gran parte delle unità militari presenti sul territorio nazionale: complessivamente 55 reggimenti di Fanteria, il 1° Reggimento Granatieri, 4 reggimenti di Bersaglieri, 7 reggimenti di Alpini, 3 di Artiglieria, 5 del Genio oltre all’intera BrigataFerrovieri.

Le Brigate Brescia, Messina, Livorno, Aosta, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Granatieri di Sardegna, Bergamo e i Reggimenti del Genio, degli Artiglieri e degli Alpini, si avvicendarono, alternandosi, per prestare il loro servizio nelle zone colpite dal sisma.

A questi raggruppamenti si unirono consistenti reparti dell’arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, oltre a collaborare nell’azione di soccorso, si distinsero anche nell’assolvimento dei loro compiti istituzionali.

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