Tolto il presidio dei lavoratori Atm al Comune. Dopo l’incontro in Prefettura si spera nel decreto ministeriale di compensazione dei crediti contributivi

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atmUn debito di circa 2.2 milioni di euro dell’Atm aveva messo a rischio la possibilità che i dipendenti riuscissero finalmente a ricevere, se non tutta, una parte degli stipendi arretrati. Infatti, nei giorni scorsi sembrava che l’azienda trasporti dovesse prima pagare i suoi debiti e poi pensare alle retribuzioni dei suoi dipendenti, ma al pagamento del debito le casse sarebbero rimaste pressoché vuote. Stamattina l’incontro in prefettura per discutere la vertenza Atm è stato determinante per sciogliere qualche nodo della vicenda. «L’odierno incontro in prefettura apre nuovi spiragli sulla vertenza Atm ― dichiarano Lasagni, Barresi, Alizzi e Urdì, responsabili di Uil, Or.SA, Ugl e Cub Trasporti ― specialmente sul fronte della problematica del debito contributivo. Nel corso della riunione con il vice prefetto Romano è stata evidenziata la possibilità di applicazione anche per l’Atm del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze dello scorso 6 novembre che consentirebbe di “compensare” eventuali debiti e crediti tra aziende, enti e Istituti, al fine di liberare risorse da destinare al pagamento degli stipendi ai dipendenti». L’applicazione del decreto infatti consentirebbe ai lavoratori di tirare un sospiro di sollievo. «Garanzie dalla Prefettura sono inoltre giunte per il saldo del 23% di luglio, della mensilità di agosto e un acconto di circa il 50% dello stipendio di settembre ― dichiarano i responsabili sindacali ― per i quali si devono attendere però i tempi tecnici necessari». E aggiungono: «Apprezziamo l’impegno profuso nella vertenza dall’istituzione prefettizia e chiediamo che sia il Prefetto a fare da “cabina di regia” per accelerare il tavolo d’incontro tra Regione e Commissario del Comune, al fine di individuare un percorso condiviso che dia futuro all’azienda trasporti di Messina». Alla luce delle nuove garanzie i lavoratori sostenuti da Uil, Or.S.A, Ugl e Cub, che dallo scorso 22 ottobre si trovavano in presidio permanente nella sala consiliare del Comune, hanno deciso di sospendere momentaneamente la protesta restando comunque in allerta per una vertenza ancora lontana dall’essere definitivamente risolta.

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