Tenda via Cannizzaro. Solidarietà a Piero Adamo dai consiglieri Faranda e Crisafi

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tendaIl consiglio comunale si divide. Se Luigi Sturniolo ( Gruppo Misto) e Ivana Risicato ( CMDB), ieri si sono schierati a favore della protesta degli attivisti, in merito alla stradiscussa vicenda della tenda sull’aiuola di via tommaso cannizzaro, oggi i consiglieri di NCD, Daniela Faranda e Nicola Crisafi, prendono posizione opposta. Ecco la nota diramata alla Stampa cittadina.
“Nel rispetto del silenzio, finora osservato sulla ormai nota vicenda della tenda in via Tommaso Cannizzaro, che lo stesso Piero Adamo aveva chiesto per non alimentare tensioni, e anche dopo l’intervento del Collega in Aula lunedì scorso proteso a stemperare i toni, gli ultimi fatti non possono più farci rimanere a margine senza esprimere la nostra totale solidarietà ad Adamo e ai ragazzi di Vento dello Stretto per la identica visione del concetto di legalità.
Una piccola minoranza, oggi avallata dal Sindaco, ha voluto strumentalizzare una vicenda arrivando a dipingere come estremisti un Collega e un Movimento politico che certamente non lo sono e non lo sono mai stati.
Si era richiesto, e anche noi lo condividiamo, il ripristino della legalità e del decoro come dovrebbe fare qualunque cittadino di buon senso!
Da chi parla di libertà abbiamo visto imbrattare muri, occupare spazi della comunità, cercare lo scontro e alimentare tensioni sociali, atteggiamento tipico di chi, non avendo argomenti, utilizza frasi di altri “modellando” il concetto di legalità a proprio uso e consumo!
Rimaniamo allibiti dalle dichiarazione del Sindaco e dalla eloquente posizione dell’assessore Ialacqua che, forse, dimenticando di rappresentare le istituzioni e di essere per primi  baluardo della legalità in città, si schierano apertamente con chi manifesta “sintomi di allergia” alle regole e di rappresentare tutti i messinesi e non solo una parte.
Paradossali, poi, appaiono gli annunci di costituirsi parte civile in processi in cui la Polizia Municipale è parte lesa, processi che nascono da atti e azioni che loro stessi incoraggiano o tollerano nel momento in cui delegittimano l’operato del Corpo di PP. MM.
Sono prese di posizione, queste, superficiali e inadeguate al ruolo ricoperto.”

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