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Tari, Altra Messina: “Comune revochi ordinanza o riduca l’importo”

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Il coro di protesta anti Tari non accenna a placarsi. Tra dieci giorni occorrerà pagare il primo acconto della tanto discussa tassa sui rifiuti il cui importo non è andato giù ai cittadini viste le croniche difficoltà del servizio di raccolta dell’immondizia. Tra un paio di giorni le tasche dei messinesi si svuoteranno sensibilmente mentre i cassonetti resteranno strapieni chissà per quanto tempo. E intanto sono scaduti i termini dell’ordinanza sindacale per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Pace.

Nel frattempo, “L’Altra Messina” torna sulla vicenda con un vero e proprio piano d’azione. “L’idea – spiega il movimento –  è quella di inviare una diffida al comune di Messina affinchè  provveda in autotutela a revocare la delibera o quantomeno a ridurre sensibilmente l’importo dovuto. In seconda istanza e soltanto se il comune non dovesse accettare la nostra richiesta,  saranno avviate le opportune azioni a tutela dei diritti dei cittadini”.

L’Altra Messina si rivolge poi agli stessi cittadini invitandoli ad assumere determinati accorgimenti prima di pagare la tassa.  “Nell’ eventualità si voglia procedere al pagamento delle rate consigliamo per aderire alla azione congiunta, di apporre nella causale del bollettino ( in tutte le copie) la dicitura  si effettua il pagamento con animo di rivalsa”.

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