Sul Piemonte è scontro Udc – Pd. I centristi: “manca agibilità d’Aula, nostro Odg boicottato”

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La lunga vicenda sul futuro dell’ospedale Piemonte è ormai divenuta terreno di scontro tra Udc e l’asse Dr – Pd, chiaro segno del sempre più precario equilibrio riscontrato all’interno del Consiglio comunale. Lo scorso 16 giugno, l’Udc ha discusso in Aula l’ordine del giorno “Nuova proposta sanitaria per Messina”, avanzando la proposta di salvare il “Piemonte” accorpandolo all’Asp di Messina. In quell’occasione i Dr, con l’appoggio del Pd, chiesero di rinviare la discussione alla settimana successiva impegnandosi a portare in Consiglio il direttore dell’Asp Gaetano Sirna e l’assessore regionale alla Sanita Lucia Borsellino, in procinto di rassegnare le dimissioni in seguito all’arresto di Matteo Tutino, primario dell’unità di Chirurgia plastica e maxillo – facciale dell’ospedale Villa Sofia di Palermo.

Dopo due settimane di silenzio, l’Udc stigmatizza l’atteggiamento dei democratici e lo fa attraverso una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Palazzo Zanca. Presenti i consiglieri Rizzo, Gioveni, Consolo, Perrone e Mondello. “Per motivi a noi sconosciuti – spiega Mario Rizzo –  si è deciso di temporeggiare su una questione molto delicata, nessuno si è infatti assunto la responsabilità di votare un atto di indirizzo per salvaguardare l’ospedale Piemonte. E’ evidente come sia ormai assente l’agibilità d’aula, una condizione che non porterà a nulla di buono in futuro”. I centristi non ci stanno e rincarano la dose. “Dopo l’inefficace strategia dilatatoria del Pd e ostruzionistica di altri – spiega la nota a firma del gruppo consiliare Udc – chiediamo l’immediata votazione dell’atto di indirizzo già nella prossima seduta prevista il 7 luglio”. Consiglio comunale tir

Ad evidenziare le connotazioni politiche della vicenda, è il consigliere Franco Mondello. “Il patto siglato con Pd e Dr si è ormai sciolto – spiega – si vuole far calare l’attenzione sul futuro del Piemonte la cui sorte va comunque decisa in altri tavoli. L’amministrazione comunale è rimasta a guardare, nonostante il sindaco sia il primo responsabile per il comparto Sanità” E sull’atteggiamento mostrato del Pd interviene Libero Gioveni. Secondo il consigliere Udc, i democratici sono caduti in contraddizione. “Sul passaggio del Piemonte all’Asp – precisa Gioveni – lo stesso Pd si era espresso favorevolmente già lo scorso anno, presentando un disegno di legge molto simile firmato dall’onorevole Rinaldi. Oggi i democratici si sono resi responsabili di un inutile e deleterio rinvio, rinnegando in pratica se stessi”.

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