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Stu Tirone: il IV quartiere si tira fuori dal progetto

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foto11optUn altro evento si aggiunge alla storia infinita del recupero del centralissimo quartiere Tirone e del progetto Stu Tirone, che avrebbe dovuto riqualificare una zona dalle infinite potenzialità per la città di Messina.

E’ di ieri la delibera del Consiglio della IV Circoscrizione, che ha approvato, all’unanimità, l’ordine del giorno: Impegno a dismettere quote azionarie nella STU-Tirone. Tavolo tecnico per celere strategia di riqualificazione e risanamento”.

“Il Consiglio – scrive in una nota Francesco Palano Quero, presidente della IV circoscrizione – è partito dallo studio dei recenti atti e provvedimenti relativi alla Stu-Tirone, in particolare del verbale con cui lo scorso 30 luglio il Comitato Paritetico del Ministero delle Infrastrutture-Regione Sicilia ha sancito che il finanziamento del Contratto di Quartiere 2 è stato precedentemente revocato ed inoltre, della deliberazione con cui l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha rilevato due principali  vizi nel procedimento ( il primo evidenzia l’inosservanza della normativa sul procedimento ad evidenza pubblica, il secondo l’avere introdotto variante urbanistica  successivamente alla costituzione  della società, per mezzo dell’accordo di programma del 2008)”.

“Di conseguenza – continua Palano Quero – ci si è fermamente convinti della ragione della tesi espressa dal Consiglio già con una precedente delibera del 2013, adesso supportata dall’Autority, e cioè che il procedimento era viziato e doveva essere azzerato, oppure la Stu sciolta”.

“Invece – sottolinea il Presidente -, l’unico atto concreto da citare dell’A.C. sulla STU è stata la nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione e, pertanto, passati quasi due anni,  il Consiglio ha ritenuto necessario impegnare l’A.C. a porre in essere tutti gli atti utili a dismettere la partecipazione azionaria del Comune nella società, dichiarando decaduto l’accordo di programma con ogni conseguente ripristino delle precedenti previsioni urbanistiche di prg e valutando l’eventuale danno patito dall’Ente per comprenderne le possibili responsabilità”.
“Infine – continua – ulteriore impegno per l’amministrazione sarà quello di convocare, in tempi rapidi, un tavolo tecnico con gli attori interessati alla vicenda per far ripartire con celerità la riqualificazione e il risanamento della zona, tutelando finalmente gli interessi pubblici e  della collettività”.
Dichiara ancora: “Resta il rimpianto di dover constatare che, di fatto, si son persi altri due anni e, se fosse stato recepito nel 2013 e immediatamente l’indirizzo della circoscrizione, avremmo potuto trovarci certamente in una fase molto più avanzata di programmazione del disegno urbano e di operatività di interventi ma, in politica come nella vita e quindi in ogni occasione, è più importante guardare al domani, cercando di imparare dagli errori del passato.”

“Sull’area del Tirone – ricorda Palano Quero -, va registrata l’emissione, nei mesi scorsi, delle due ordinanze sindacali, più volte richieste dal Consiglio, necessarie per procedere alla bonifica non ancora ultimata, un primo segnale positivo non sufficiente a seguito del quale sarà fondamentale procedere speditamente per recuperare quel borgo, in pieno centro, immerso nel degrado ma dalle grandi potenzialità e dimostrare con atti e fatti alla città che è quella davvero la strada che si vuol percorrere”.

“Non esistono più alibi per nessuno – conclude – e ulteriori esitazioni non avranno alcuna giustificazione”.

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