Soppressione delle Province e riforma di rifiuti e acqua. Questi e altri i punti trattati da Crocetta in conferenza stampa

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crocetta1Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha dichiarato che: «La soppressione delle Province in Sicilia consentirà di risparmiare subito 10,3 milioni per i tagli delle indennità ma a regime il risparmio sarà di 50 milioni l’anno». Lo ha detto questa mattina in una conferenza stampa per illustrare il disegno di legge approvato ieri sera dalla giunta, che prevede la sostituzione delle Province con i liberi consorzi di Comune, già configurati dallo Statuto regionale. Un passaggio che si integrerà con la riforma dei rifiuti e dell’acqua per rimodulare le competenze dei consorzi. «Le rotazioni riguarderanno anche il dipartimento Rifiuti. Ieri sera abbiamo vagliato un “pacchetto Tsunami”. Non solo la riforma delle Province con la creazione di liberi Consorzi (popolazione di almeno 150mila abitanti). Gli attuali capoluoghi di Provincia resteranno comuni capofila del consorzio. Possono essere costituiti anche nuovi consorzi, su richiesta dei Comuni. A patto che, oltre ai 150mila abitanti siano in territorio contiguo e l’uscita da un consorzio non faccia decadere l’altro. Verranno costituite anche le aree metropolitane di Palermo, Messina e Catania, che costituiscono da soli un Consorzio. In termini di budget significa che una serie di competenze saranno trasferite ai Comuni e alla Regione. Il personale verrà spostato, oltre che ai Consorzi anche a Comuni e Regione. Questa riforma dovrà essere accompagnato da quelle dei rifiuti e dell’acqua». Sempre questa mattina il presidente è arrivato a Palazzo d’Orleans con un cerchio rosso. «È il cerchio magico — ha ironizzato —. Abbiamo trasferito dalla Segreteria generale Franco Schillaci, il genero del capofamiglia di Villabate Mandalá. Si occupava da vent’anni di Fondi strutturali». Tra gli altri interventi previsti dalla riforma Crocetta ha annunciato i “Trinacria bond”, buoni emessi dall’ l’Irfis-FinSicilia, società finanziaria controllata dalla Regione, per sovvenzionare il debito delle imprese e favorirne il rilancio. Per quanto riguarda, invece, il tasto dolente delle partecipate si pensa ad un accorpamento in cinque maxi partecipate per risparmiare su affitti e gestione. Nella riforma di  Crocetta si parla di equiparare gli stipendi dell’Ars e quelli della Regione, di abolire i privilegi della “casta” con l’abrogazione delle indennità di Consiglieri e Giunte (, di sopprimere tutti gli Iacp e far passare la gestione ai Comuni. Inoltre, ciliegina sulla torta, il Presidente della Regione ha dichiarato che  le aziende che lavorano in Sicilia dovranno pagare le tasse alla Regione. Istituito anche il Fondo contro la povertà e l’emarginazione e il salario di sussistenza. Il Fondo contro la povertà sussiste in un aiuto alle famiglie di circa cinquemila euro all’anno. E su gli Enti di formazione: non si potranno iniziare, dal nuovo anno, nuovi corsi Oif.  Alla fine della riforma, il risparmio dovrebbe essere di circa duecento milioni di euro l’anno.

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